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“Villaggio Coldiretti”, Alessandro Marini: «L’Amministrazione esca dal palazzo e ascolti i commercianti»

SAN BENEDETTO - L'esponente del Pd rivierasco di schiera a favore degli imprenditori che hanno appena richiesto un incontro con il sindaco Spazzafumo per esporre le proprie rimostranze relative all'organizzazione dell'evento
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Alessandro Marini

 

di Giuseppe Di Marco

 

Non si ferma, la querelle sull’organizzazione del “Villaggio Coldiretti”: anche il Pd sambenedettese dice la sua, attraverso Alessandro Marini, che approva la richiesta di un confronto con il vertice comunale per mettere in rilievo cosa è andato storto.

 

«Dopo un mese gli strascichi polemici legati all’evento Coldiretti continuano a riaffiorare in città – dichiara il presidente dell’assemblea di Circolo Nord – la lettera protocollata in Comune da alcuni commercianti delle vie centrali, del resto, rappresenta il sentimento dei tantissimi che hanno lamentato il loro disagio per questa kermesse. Senza voler tornare sulla folle scelta della location, sui disagi vissuti da residenti, lavoratori e turisti, sullo sperpero di risorse pubbliche a fronte di un ritorno pari a zero per la città di San Benedetto (eccezion fatta delle foto autocelebrative corredate da cuoricini rossoblù sui social da parte dei membri dell’Amministrazione), ci appare quanto mai sensata la richiesta di incontro fatta dai commercianti, i quali, in occasione di iniziative simili, andrebbero seriamente coinvolti».

 

Il democrat, a sua volta già esercente, torna a concentrarsi sulle sorti del turismo cittadino: «Ci appare davvero riduttivo pensare di approntare la stagione estiva sambenedettese solamente cambiando le vesti e la naturale funzione di Piazza Giorgini, trasformandola in novello spazio multifunzionale da declinare in discoteca, mercato, ristorante, bar, concessionario auto, pescheria o friggitoria a discrezione della maggioranza. Concentrare quasi tutti gli eventi in un’unica piazza vuol dire tagliare le gambe anche a tutte le altre attività che non insistono nei pressi della Rotonda Giorgini: basterebbe un giro tra i commercianti della città per rendersene conto, se non si fosse troppo impegnati ad autocelebrarsi».

 

Peraltro alcuni imprenditori hanno avanzato l’idea di prevedere agevolazioni sulle imposte di competenza comunale dedicate alla categoria. «Non sappiamo, sinceramente, se la richiesta di sgravi su Tari e occupazioni sia effettivamente percorribile – aggiunge Marini – ma sicuramente, anche qualora venisse accolta, rappresenterebbe una goccia a fronte di migliaia di euro di mancati incassi. Mentre chi guida la città rimane convinto che amministrare sia concedere fondi pubblici ad eventi spot, San Benedetto, intanto, vive una situazione di degrado sotto gli occhi di tutti: marciapiedi e strade colabrodo, sporcizia, illuminazione non funzionante, erbacce ovunque. Ma anche qui, per accorgersene, occorrerebbe uscire da palazzo per girare maggiormente le vie cittadine ed ascoltare residenti e lavoratori. Il tutto è sempre, e comunque, una questione di coinvolgimento e ascolto».

 

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