di Lino Manni
Sarà stata l’aria del “Del Duca”. Sarà stato il tributo in ricordo di un combattente come Carlo Mazzone. Saranno stati i tifosi bianconeri che per novanta minuti hanno cantato e incitato. Stavolta è stato un Ascoli diverso rispetto alle prime due uscite di campionato. Diverso non solo per la prima vittoria, ma soprattutto per come è arrivata e per l’atteggiamento tenuto in campo. Che qualcosa era cambiato si è visto già con l’undici di partenza. Con il mercato ancora aperto, e con questo andirivieni di calciatori, Viali ha schierato una formazione diversa. La sorpresa è Gnahorè che calamita tutti i palloni e diventa un distributore automatico per i compagni. I due attaccanti Mendes e Rodriguez sono imprendibili. La difesa del Feralpisalò, a tratti, ha ricordato il cartone animato di Willy il coyote impegnato nel maniacale e mai fruttuoso inseguimento di Beep Beep. Dopo mezzora i giochi sono fatti con “habla espanol” e “il latino volgare” ovvero con lo spagnolo Rodriguez e il portoghese Mendes. Nella ripresa giochi chiusi con il rigore di Mendes. Accontentiamoci della bella vittoria contro un modesto avversario he vale comunque tre punti. In attesa del dolce gustiamoci una bella… macedonia di Nestorovski, ultimo acquisto presentato prima della partita. Ma nell’aeroporto bianconero arrivi e partenze non sono ancora finiti.
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