L’8 settembre prenderà servizio alla Capitaneria di Porto di San Benedetto il capitano di corvetta Ylenia Ritucci che lascia il comando di Civitanova a Chiara Boncompagni che nella città rivierasca picena ha effettuato tirocini formativi.
Dopo tre anni trascorsi a Civitanova, il comandante Ritucci saluta la città con la cerimonia di avvicendamento. Tre anni densi di attività nei quali Ritucci si è distinta nel suo ruolo grazie a competenza, professionalità e capacità di mediazione. Sotto il suo comando inoltre è caduto l’anniversario dei trent’anni di fondazione della capitaneria di Civitanova, festeggiati con una cerimonia e una “reunion” dei tenenti di vascello che si sono avvicendati in questi anni.
Ritucci inoltre è stata anche la comandante dalla permanenza più lunga a Civitanova, dal 29 agosto 2020, fronteggiando gli anni del covid e varando il nuovo regolamento del porto e la gestione degli yacht al molo sud. Intensa anche l’attività di controllo della pesca e del demanio. Ritucci è stata anche la prima donna al comando della guardia costiera civitanovese e dopo di lei continua il comando al femminile.
A succederle Chiara Boncompagni, 33 anni, nata ad Ancona, che arriva dalla Capitaneria di Porto di Marina di Carrara dove ha ricoperto gli incarichi di capo sezione demanio e contenzioso, patenti nautiche, diporto e naviglio e capo servizio personale marittimo.
Boncompagni ha seguito tutto l’iter accademico: dopo il conseguimento della maturità come perito tecnico aeronautico a Forlì, è entrata in accademia navale nel 2011 per frequentare il corso per ufficiali del corpo delle Capitanerie di Porto. Durante il periodo accademico ha preso parte alle campagne d’istruzione a bordo delle navi scuola Amerigo Vespucci (2012) e Palinuro (2015). Oltre ad altri imbarchi a bordo delle navi a vela della Marina Militare (Orsa Maggiore) e delle motovedette classe 200 e 400 della Guardia Costiera, ha svolto tirocini formativi nelle Capitanerie di Porto di Venezia, Livorno, Portoferraio e San Benedetto. Dal 2017 ha prestato servizio a Livorno e come rinforzo operativo all’emergenza flussi migratori a Lampedusa.
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