Le denunce d’infortunio sul lavoro, nelle Marche e nei primi 7 mesi di quest’anno, confermano un calo, dopo l’impennata del 2022, sono invece aumentati quelli accaduti nel tragitto di andata e ritorno tra l’abitazione e il posto di lavoro (+4.8%).
Nel fornire i dati registrati dall’Inail, Guido Bianchini, presidente del comitato provinciale di Ascoli, commenta: «I settori dove si ha una forte riduzione di infortuni riguardano la Sanità e assistenza sociale, il settore più colpito nel periodo della pandemia, infatti nella Regione questi passano da 1.143 del 2022 a 311 casi del corrente anno.
In aumento le denunce degli infortuni nell’industria alimentare che passano da 106 a 125 (+17.9%); quelli dell’abbigliamento e prodotti in pelle dopo la stasi produttiva dello scorso anno (da 21 a 27 ovvero +28.6%); costruzione mezzi di trasporto (+17), e quelli di Fornitura di acqua – reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti e risanamento (da 130 a 151 casi +16.2%).
Mentre le denunce d’infortunio mortale, nel periodo fotografato, sono state 15, nel 2022 erano 17.
Gli incrementi più significativi si riscontrano nel manifatturiero che passa da 2 a 3 incidenti mortali (+50%); nell’Industria nei Trasporti (da 2 a 3 casi denunciati +50%), e infine nelle costruzioni poiché di passa da 1 a 2 incidenti mortali denunciati (+100%)».
Nei sette mesi del corrente anno, nelle Marche sono stati denunciati all’Inail 9.948 infortuni sul lavoro con una riduzione dell’14.6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Il 75% accaduti nella Gestione Industria e Servizi (-19.2%); in diminuzione in valore assoluto quelli in Agricoltura che passano da 551 a 539 (-2.2%), ancora in aumento quelli per Conto dello Stato che passano da 1.529 a 1.627 (+7.8%).
Complessivamente nel manifatturiero si registra una diminuzione del 1,3%.
È confermata la particolare situazione degli infortunati per classi di età poiché tutte registrano una diminuzione ad eccezione delle seguenti coorti: fino a 14 anni che passano da 704 a 825 casi (+17,2%), e 15/19 anni da 459 a 512 denunce (+11.5%).
La provincia ascolana conferma dati in decrescita poiché si passa da 1.410 a 1.335 denunce (-5.3%).
In diminuzione il numero delle denunce degli infortuni mortali, nella regione, poiché sono 15 contro i 17 dell’anno precedente; 14 accaduti nel settore industriale, 1 in agricoltura; i 15 eventi mortali sono di lavoratori italiani e uomini.
La nostra provincia registra un solo caso denunciato rispetto ai 4 casi dell’anno precedente (-75%).
Circa le malattie professionali la nostra regione, sempre nel periodo in esame, presenta 4.329 denunce contro le 3.793 dello stesso periodo dell’anno precedente con una crescita del 14.1%.
Prosegue purtroppo la crescita delle patologie di origine professionale.
La nostra è la seconda regione sia a livello Nazionale, sia nel del Centro Italia, sempre dopo la Toscana, in questa triste classifica. Nella provincia di Ascoli si registrano 501 denunce rispetto alle 424 dell’analogo periodo del 2022, ovvero una crescita del 15,1%.
Il 71% delle denunce sono di uomini di cui il 90% italiani; il 90% della Gestione Industria e Servizi. Dalle patologie denunciate emerge per i settori (IDC-10) una conferma per quelle del sistema nervoso (761 casi), orecchio e apofisi mastoide (206 casi), sistema osteo-muscolare e tessuto connettivo da 2.559 a 2.945 casi +18.7%. preoccupante è la situazione relativa alle denunce per tumori (C00-D48) poiché si passa da 29 a 34 denunce (+30.8%).
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