Un gravissimo incidente sul lavoro – l’ennesimo e purtroppo non l’ultimo – si è verificato a Centobuchi di Monteprandone questa mattina giovedì 21 settembre. Una ragazza di 26 anni si è procurata una profonda lesione alla mano mentre stava operando su un macchinario all’interno dell’azienda in cui lavora.
Immediati sono stati i soccorsi prestati dai colleghi di lavoro che hanno allertato i soccorsi vista l’estrema gravità della situazione. Sul luogo dell’incidente sono arrivate le ambulanze della Croce Rossa di Centobuchi, la più vicina, ma la centrale operativa del 118 ha movimentato in contemporanea anche la medicalizzata giunta dalla Potes di San Benedetto. Contestualmente è stata allertata anche l’eliambulanza che si è alzata in volo da Ancona.
Vista l’urgenza e la massima gravità dell’infortunio, quest’ultima per guadagnare tempo prezioso è atterrata direttamente a pochi metri dall’azienda e non nella solita piazzola di Porto d’Ascoli.
La 26enne è stata quindi trasferita da “Icaro” ad Ancona, al “Trauma Center” dell’ospedale regionale di Torrette.
Sul posto sono giunti anche i Carabinieri e, come sempre in questi casi, è poi arrivato personale del “Servizio prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro” di Ast Ascoli per accertare la dinamica dell’infortunio ed eventuali responsabilità.
Non ha perso tempo il sindacato Cgil. Questa la nota del segretario confederale provinciale di Ascoli, Daniele Lanni: «Non è chiara la dinamica che ha portato all’incidente e le forze dell’ordine sono al lavoro per comprendere l’accaduto. Come Cgil esprimiamo solidarietà alla lavoratrice e ci mettiamo a disposizione per qualsiasi necessità. E’ grave dover sentire ancora di infortuni come questo. Uscire di casa per svolgere il proprio mestiere, e trovarsi coinvolti in infortuni del genere, è inaccettabile. Su questo le Istituzioni devono assolutamente fare di più, perché non è pensabile trovarsi così spesso a dover commentare infortuni di questa gravità, o anche, purtroppo, in alcuni casi anche nel nostro territorio, mortali. Come Cgil chiediamo con forza alle Istituzioni del territorio di avviare un confronto per rafforzare le attività di sensibilizzazione e controllo».
(Redazione CP)
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