Proseguono gli investimenti del Gruppo Sabelli, che quest’oggi ha inaugurato presso lo stabilimento di via del Pagliaio – nel pieno della zona industriale di Ascoli – un nuovo Magazzino Logistico. Si tratta di un importante traguardo, che rafforza la presenza nel territorio dell’azienda nata proprio all’ombra delle Cento Torri negli anni ’50.
L’inaugurazione è stata annunciata con grande entusiasmo dall’amministratore delegato Simone Mariani: «Siamo oggi qui per festeggiare l’inaugurazione di un nuovo importante reparto della nostra azienda nello stabilimento storico di Ascoli Piceno. Il lungo viaggio avviato da mio nonno Archimede Sabelli negli anni ’50 prosegue guardando al futuro con entusiasmo, ogni lungo viaggio comincia con un primo passo. Alla fine degli anni ’70 Archimede si stabilì con la sua famiglia nella zona industriale di Ascoli, 25 anni dopo Ermanno Galeati e Marcello Mariani insieme alle mogli Gioconda e Maria Grazia Sabelli hanno dato impulso ad uno sviluppo ulteriore con la costruzione di importanti nuovi reparti della produzione. A distanza di altri 20-25 anni oggi inauguriamo un nuovo reparto nell’area dell’ex Consorzio agrario».
«La piattaforma logistica – ha continuato Simone Mariani – che inauguriamo oggi è un fiore che sboccia nel deserto lasciato dall’ex Consorzio. Per noi è motivo di speranza e ottimismo guardando al futuro. Costruiremo i prossimi 20 anni di sviluppo proprio in quest’area con l’auspicio che possa continuare il nostro percorso di crescita che ha contraddistinto il gruppo nei decenni passati. Oggi il gruppo Sabelli, che ha stabilimenti in giro per l’Italia e all’estero e ha piattaforme distributive in tutto il centro Italia, dà lavoro ad oltre 600 collaboratori diretti con un fatturato complessivo che nel 2023 supererà i 300 milioni di euro. Sono risultati fonte di grande orgoglio per tutti noi, tutto questo nel segno di una continuità familiare che vede al fianco a noi della terza generazione (Simone Mariani, Francesca Mariani e Angelo Galeati) quelli della precedente. Io sono reduce da poco da un viaggio in Cina, dove ho appreso il percorso effettuato da Matteo Ricci nel 1600. Il suo percorso potrebbe ispirare anche la nostra crescita, cercando di guardare al Mondo come riferimento e sbocco per i nostri prodotti».
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