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Urla e insulta anziane e ragazze, sindaco denuncia pubblicamente: «Disinteresse da parte delle autorità sanitarie»

OFFIDA - Luigi Massa scrive una lettera alla direttrice di Ast Ascoli: «Si tratta di una persona che, per il suo bene, avrebbe diritto a cure adeguate. L'intero quartiere non vive più»
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Il sindaco di Offida Luigi Massa

Ci sono momenti in cui un sindaco, responsabile della salute e della sicurezza dei suoi cittadini, ha le mani legate.

 

E’ accaduto a Luigi Massa, primo cittadino di Offida, dove da tempo un cittadino – che probabilmente ha bisogno di cure mediche – si rende autore di violente vessazioni (nei confronti di donne di tutte le età) e urla, di giorno e soprattutto di notte.

 

Il sindaco, dopo aver più volte richiesto l’intervento delle autorità sanitarie, competenti trattare queste problematiche, senza aver avuto però risposte o collaborazione, arriva a denunciare pubblicamente il fatto con una lettere rivolta alla direttrice generale di Ast Ascoli, Nicoletta Natalini.

 

«Cortese direttrice Nicoletta Natalini, un sindaco ricorre a malincuore ad uno strumento di denuncia pubblica qual è quello di una lettera aperta, un sindaco ha il dovere di ascoltare i sui concittadini, prendersi in carico le problematiche e se possibile, ove possibile, di operare al fine di risolverle, questo vale sempre soprattutto per le tematiche di sua diretta competenza e responsabilità amministrativa.

Nel caso che mi trovo ad evidenziare, non avendo competenze dirette in merito, sono giunto alla determinazione di scrivere questa lettera perché, mio malgrado e con estremo rammarico, ho verificato nel corso degli anni l’assoluta mancanza di collaborazione ed assunzione di responsabilità da parte di alcune  professionalità del mondo sanitario, che hanno competenze ed attribuzioni per agire e procedere ma che, su un problema reale, noto e verificato quotidianamente, hanno sempre evitato di dare qualsiasi supporto al sottoscritto e a una parte della comunità che rappresento.

Da anni un intero quartiere della mia città non vive più, da tempo in questa zona del centro storico è diventato difficile per le famiglie, anziani soli che vi vivono e ospiti di una casa di riposo, avere il sacrosanto diritto della vivibilità e della serenità.

Il tema riguarda anziane vessate con parole di una violenza inaudita. Ragazze e bambine descritte attraverso insulti continui, urla che limitano la possibilità di riposo e serenità specialmente in orari serali e notturni, ma ormai anche in ore diurne.

Di tutto ciò, riscontrato ed evidenziato da anni, è protagonista una persona, con evidenti problemi di tipo psichiatrico che, forse suo malgrado, non ho gli strumenti clinici per dirlo, con il suo comportamento tiene in scacco e rende impossibile una situazione di serena vivibilità a decine di persone.

Una persona che, a mio avviso anche per il suo bene, avrebbe diritto ad un intervento di cura più adeguato.

Denuncio e mi spendo da anni per ottenere ascolto da parte di professionalità del mondo sanitario trovandomi però sempre di fronte a quello che non si può definire in altro modo se non colpevole disinteresse.

 

Cortese direttrice se un Sindaco denuncia una condizione pluriennale di violento disturbo alla vivibilità, non lo fa certo a cuor leggero e evidentemente un motivo ci sarà, mi sono chiesto e continuo a farlo quali possano essere le motivazioni di un tale disinteresse e sottovalutazione da parte di chi ha le attribuzioni sanitarie per intervenire.

Continuo a non trovare risposte a questo quesito e non riesco a darne a quanti, tanti, vivono questo profondo disagio.

Mi auguro che qualche spiegazione possa giungere da lei o che ci si faccia parte attiva con quanti hanno il dovere, per competenze e funzioni, di intervenire, un sindaco tali competenze ed attribuzioni non le ha e si attende che agisca chi ha il dovere di farlo, specie se questo intervento è stato più volte richiesto».


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