di Andrea Ferretti
AGGIORNAMENTO DELLE ORE 20 – L’incendio è stato domato grazie all’incessante lavoro dei Vigili del fuoco che, da terra, sono stati coadiuvati dal canadair che ha effettuato cinque lanci sulla zona (l’ultimo alle ore 17,15) andando ogni volta a rifornirsi in mare, prima di far rientro alla base di Ciampino. Sono 6 gli ettari di bosco andati distrutti dal fuoco, soprattutto querce. I pompieri restano ì anche durante la notte per monitorare la situazione nel caso qualche piccolo focolaio possa rinvigorirsi. Domani mattina, domenica, procederanno con le operazioni di bonifica. Non si registrano danni ad abitazioni e persone, ma diversi abitanti della zona, per precauzione, si sono allontanati dalle proprie case per poi farvi ritorno in serata.
Un grosso incendio si è sviluppato nella tarda mattinata di oggi, sabato 14 ottobre, nella zona di Casette di Castel Trosino, alle porte di Ascoli. Il fumo, che si è levato alto in cielo, era visibile anche a chilometri di distanza.
Con il vento che soffiava in direzione sud-ovest, il fumo ha finito per estendersi per diversi chilometri, in un ampio raggio. La centrale operativa dei Vigili del fuoco è stata infatti tempestata di telefonate: tutte chiamate di ascolani che si sono allarmati convinti che l’incendio si stesse sviluppando vicino alle loro abitazioni.
(il testo continua dopo il video)
Ecco allora che una squadra dei Vigili del fuoco non ha potuto non verificare che in quelle zone non c’era alcun incendio e quindi pericolo. Sono corsi anche alle Palombare, alle Piagge, a Lisciano e nella zona della Fortezza, fino a Porta Romana.
A Casette non sono state coinvolte abitazioni, anche se le fiamme non sono arrivate molto lontane da alcune case del piccolo borgo, tenute comunque sempre sotto controllo dai pompieri.
L’incendio, che si è sviluppato in una zona boschiva, ha fatto scattare l’allarme. Immediato l’intervento dei Vigili del fuoco che hanno raggiunto il luogo con dieci uomini, due autobotti e tre automezzi 4×4.
Presente anche il direttore delle operazioni di spegnimento il quale, da terra, ha coordinato i lanci di acqua del canadair, giunto dalla base di Ciampino, che ha fatto più volte la spola con San Benedetto ricaricando i propri serbatoi in mare.
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