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Il Pd sbotta contro Bonelli e Canducci: «Parole infelici, inopportune, sbrigative e tendenziose»

SAN BENEDETTO - Si riapre lo scontro tra ex alleati del centrosinistra. Complici, le dichiarazioni del segretario nazionale di Europa Verde durante una conferenza stampa a fianco del consigliere comunale. La segretaria democratica Palestini: «Era in città invitato dal Pd regionale: è proprio vero che un Signore è proprio un Signore"
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I segretari del Pd di San Benedetto Pier Giorgio Giorgi in una foto d’archivio

 

di Pier Paolo Flammini

 

Acque chete? Solo in apparenza. Le fratture che nel 2011 portarono a un centro-sinistra in ordine sparso, incapace per questo di centrare il ballottaggio e favorendo, così, la vittoria del centrista Spazzafumo, riemergono di tanto in tanto nonostante i tentativi di avvicinamento tra le parti.

 

A riaprire il fronte, le parole pronunciate sabato scorso a San Benedetto dal segretario nazionale di Europa Verde Angelo Bonelli, a precisa domanda della stampa (clicca qui): «Se il Pd allora avesse appoggiato Canducci o accettato le primarie, adesso Canducci sarebbe sindaco di San Benedetto».

 

Apriti cielo. Anche perché Bonelli era stato invitato a San Benedetto dal Pd Marche, nell’ambito della giornata di presentazione della “Scuola di formazione politica” organizzata dal partito. Ma appena un’ora dopo, al termine della conferenza, ecco le sue parole di critica ai democratici.

 

«È proprio vero che un Signore è sempre un Signore – esplode di rabbia la segretaria comunale del Pd Diana Palestini – Entrare in aperta polemica col Pd, quando si è ospiti di un incontro organizzato dallo stesso Pd, che ha inteso estendere l’invito a tutti i leader del centrosinistra proprio per essere collaborativi, inclusivi e fare finalmente fronte comune, è una scelta infelice, sicuramente inopportuna».

 

Paolo Canducci e Angelo Bonelli

«Per di più rispolverando una questione che, stando ai tempi della politica, è decisamente superata, cioè quella di Canducci candidato sindaco di tutto il centrosinistra – continua l’esponente sambenedettese – O meglio, mancato candidato sindaco. Analisi politica col senno di poi, sbrigativa e tendenziosa, che per di più evidenzia la scarsa conoscenza di Bonelli delle questioni locali e delle dinamiche politiche che hanno prodotto quella situazione».

 

«Certo per Canducci e Bonelli, che evidentemente sono in campagna elettorale effettiva e permanente, l’evento regionale organizzato dal Pd proprio a San Benedetto, sarà sembrata una situazione ghiotta e irrinunciabile per continuare a fare campagna elettorale pro domo loro, peccato che le finalità dell’evento andavano nella direzione opposta e contraria. Piuttosto ci si sarebbe aspettati da Bonelli qualche chiarimento sulla situazione dei Verdi a San Benedetto, guidati da Canducci» aggiunge maliziosamente Diana Palestini, in riferimento al recente abbandono della consigliera comunale Annalisa Marchegiani del gruppo di Europa Verde.

 

Lunga appare, dunque, la strada per un centrosinistra sambenedettese pacificato.

 


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