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Piazza di Cecco e sosta selvaggia, automobili posteggiate anche sulle strisce (Le foto)

ASCOLI - Se da un lato c'è attesa per la riapertura della vicina chiesa del Santissimo Crocifisso dopo i lavori post sisma, dall'altra ci si chiede quale sarà l'impatto su una zona congestionata. Oltre ai disagi alla circolazione, tante situazioni mettono a rischio anche i pedoni. Malcontento generale
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di Luca Capponi 

 

Se da un lato c’è attesa per la riapertura della chiesa del Santissimo Crocifisso dell’Icona dopo i lavori di riparazione post sisma, dall’altra c’è l’atavico interrogativo: e le automobili?

 

Auto sulle strisce nella zona di Piazza Cecco d’Ascoli

Basta considerare, infatti, la congestionata situazione intorno alla zona di Piazza Cecco d’Ascoli, dove regna l’unica legge della giungla possibile, quella del parcheggio selvaggio. E poi immaginare cosa potrebbe accadere aggiungendo a tutto questo il traffico pedonale e veicolare durante le celebrazioni religiose, giusto per citare un momento impegnativo, del weekend. Fino ad ora, dopo i problemi causati dal terremoto, le funzioni della parrocchia si era trasferite nella vicina chiesa della Madonna del Buon Consiglio, in Corso Mazzini. A breve, dunque, l’agognato ritorno nella storica chiesa, punto di riferimento per tutta la comunità di Porta Romana, rimasta chiusa alle funzioni dal 2017.

 

Ora, di sicuro, dopo avere osservato quanto da mesi e mesi accade proprio lì davanti non è peregrino prevedere ulteriori problemi. Del passato, e delle variegate situazioni ai confini del reale che si verificano nella zona, abbiamo parlato decine di volte, segnalando le voci di residenti e non senza però apparente risultato (leggi qui). Tanto che le cose sono rimaste esattamente così, anzi forse pure peggiorate.

 

Le lunghe file di auto parcheggiate laddove non si può, a prescindere dal permesso residenti, oltre a causare disagi alla circolazione, mettono a rischio anche i pedoni. Sempre che le auto non vi siano posteggiate sopra, anche attraversare sulle strisce diventa pericoloso, poiché il pedone (figurarsi una persona anziana o un diversamente abile in carrozzina) è costretto a sporgersi non poco per controllare la strada ed eventualmente palesarsi all’automobilista di passaggio, che nel migliore dei casi, a sua volta, vede lo stesso pedone sbucare d’improvviso con tutti i rischi del caso.

Auto parcheggiate alla bersagliera davanti alla chiesa di Porta Romana

 

Ma di esempi relativi a situazioni paradossali ce ne sono tanti, dalle auto posteggiate sulle aiuole fino a quelle che bloccano le porte di ingresso delle abitazioni, il risultato è sempre lo stesso: l’arrabbiatura esponenziale. Dei residenti che non trovano posto perché i posti sono occupati da chi non ha il permesso Ztl, passando per i commercianti che si lamentano per la mancanza di stalli e per chi si reca in centro per una commissione veloce o per fare un giro fino agli stessi pedoni e ai ciclisti costretti a fare lo slalom tra le auto in doppia fila. Per non parlare delle zone a traffico limitato dove di limitato non c’è nulla (come la vicina Via dei Templari, dove potrebbero svoltare solo i residenti e invece…leggi qui).

 

Insomma, si salvi chi può. Sperando che, magari, la riapertura della chiesa col suo miracoloso crocifisso non possa compiere il prodigio di risolvere una situazione a dir poco kafkiana.

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