di Pier Paolo Flammini
Non ce ne vogliano gli amministratori sambenedettesi, ma se continuiamo a “battere” sul tema dell’ingente quantità di multe che ogni giorno i cittadini si trovano a subire per il divieto di sosta connesso con il servizio di pulizia strade, il motivo ci sembra lampante. Quest’oggi le contravvenzioni comminate sono state 150, in leggera flessione rispetto alla media di circa 200 di un mese fa (clicca qui). Ma nelle vie più congestionate la situazione è la stessa di ottobre.
La speranza di tutti, ovviamente, è che col tempo il numero di contravvenzioni scenda e le strade risultino ben pulite (a tal proposito mostriamo come era quest’oggi via Voltattorni, nei tratti dove lo spazzamento è stato eseguito). Ma se, ad essere ottimisti, si riuscisse ad arrivare a un centinaio di contravvenzioni al giorno nel giro di qualche mese, un numero comunque spaventosamente alto, si ritiene questo un percorso sostenibile (clicca qui, la posizione di alcuni quartieri)?
Se sì, se cioè solo con il bastone (dopo alcuni mesi di carota, ovvero avvertimenti, va detto) si riuscirà a ottenere l’obiettivo della pulizia delle strade, allora bene, si vada avanti a testa bassa. Ma in alcune zone della città (oggi proponiamo la sfilarata di multe che hanno colpito i mezzi parcheggiati nel lato ovest di via Piemonte, ad esempio) sembra davvero impossibile che tutte le automobili parcheggiate riescano a trovare un parcheggio notturno in altra via (molte altre interessate dallo stesso servizio, clicca qui…), facendo assomigliare la ricerca del parcheggio a quel gioco che tutti hanno praticato da bambini, ovvero “chi tardi arriva male alloggia“, dove la mancanza di sedie del gioco equivale alla mancanza di stalli liberi.
E quindi alla certezza che persino se tutti avessero la buona volontà e senso civico di trovare un parcheggio libero, la disponibilità non riuscirebbe a soddisfare tutta la richiesta, con obbligo di multa certo per gli ultimi arrivati (clicca qui per conoscere quando la tua via sarà “spazzata”).
Senza dimenticare di quel che può avvenire in estate, quando, di fatto, il servizio viene sospeso per evitare che i turisti ricevano come souvenir una multa.
E infatti a poca distanza da San Benedetto, ovvero ad Ascoli Piceno, l’identico servizio è stato nuovamente sospeso lo scorso 10 ottobre. Dopo appena 10 giorni dalla ripresa seguente una sospensione durate 7 mesi. Questo perché nel centro cittadino la cronica mancanza di spazi per il parcheggio era ulteriormente compromessa dai tanti cantieri edili al mom
ento presenti: e quindi i divieti di sosta per la pulizia delle strade risultavano semplicemente “non rispettabili” neppure ai ben volenterosi.
Sospensione, quella di ottobre, che seguiva una precedente, del 28 febbraio 2023, quando con una ordinanza venne “sospesa l’ordinanza dirigenziale del 6 luglio 2011 per il servizio di spazzatura stradale con l’ausilio di spazzatrici, su tutto il territorio comunale”. Con la nuova ordinanza, la numero 129, l’Amministrazione comunale dispose di istituire, fino al 30 settembre prossimo, in tutte le strade e piazze del territorio comunale, la sospensione della precedente ordinanza “con conseguente sospensione dell’attività di accertamento delle violazioni”.
Cantieri mangiano gli stalli di sosta: niente multe per la pulizia delle strade
Ma appena ripreso, nel giro di 10 giorni, per evitare quasi una sommossa popolare di cittadini inferociti, ecco la nuova sospensione.
Magari non è la soluzione migliore, magari hanno ragione a San Benedetto dove, ogni giorno, il montante delle contravvenzioni oscilla tra 4 e 9 mila euro. Ma far finta che non sia un bel problema non aiuta certo a risolverlo. In un modo o nell’altro.
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