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Sergio Baiocchi, l’ultimo scalpellino

ASCOLI - Una mostra delle opere dell'artista ascolano allestita al chiostro del polo culturale di Sant'Agostino
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Sergio Baiocchi

 

Seguendo l’antica tradizione di famiglia nell’arte scalpellina del travertino ascolano, presenta i suoi capolavori ad Ascoli, nel chiostro del polo culturale di Sant’Agostino, coordinata dal professor Stefano Papetti, critico d’arte e direttore dei Musei Civici.

 

E’ quella dell’artista Sergio Baiocchi che negli anno ha realizzato fontane, capitelli, stemmi, mascheroni, caminetti, lapidi, mascheroni. Autentiche opere d’arte che sono anche il risultato dell’esperienza maturata dalla collaborazione con Aldo Sergiacomi.

 

Quest’ultimo, è stato artista del marmo e del metallo tra i più famosi del secolo scorso, definito “scultore di anima e di corpo”, apprezzato anche dal critico d’arte Vittorio Sgarbi che lo ha definito “l’uomo dal pollice d’oro” perché sulle opere lasciava l’impronta del proprio dito. Ecco allora che l’amore per l’arte ha portato Sergio Baiocchi ad allestire questa nuova mostra per… far parlare il travertino. Scriveva lo storico ascolano Giambattista Carducci: “Questa è la terra delle ispirazioni e del gusto dove ogni pietra è una storia”.

 

Alcune opere di Baiocchi si possono ammirare nel centro di Ascoli: in Via dei Sabini l’architrave al civico 36, in Piazza Giacomini il monumento agli Alpini che, con il messaggio scritto sulla lapide, richiama lo stile di Aldo Sergiacomi “scultore di anima e di corpo”. Sue anche le insegne in diverse vie della città. Sergio Baiocchi è probabilmente “l’ultimo degli scalpellini ascolani”, artisti specializzati nel modellare il travertino.

 


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