Mentre i Vigili del fuoco del Distaccamento di San Benedetto erano impegnati, la notte scorsa (11 novembre), nel tragico incidente costato la vita alla professoressa Leila Paoli, per i colleghi del Comando provinciale di Ascoli è scattato l’allarme per un’auto finita in una scarpata, in località Sant’Angelo di Ripaberarda, frazione di Castignano.
A bordo c’era il 26enne M.S. che, nonostante i traumi riportati, è rimasto fortunatamente vigile e cosciente tanto da essere in grado di attaccarsi al clacson del suo fuoristrada che è stato sentito da alcuni automobilisti di passaggio: l’incidente era accaduto un’ora e mezza prima, il giovane era incastrato tra le lamiere della vettura e questa non era visibile dalla strada.
Alla chiamata di soccorso, si sono precipitati gli operatori sanitari della Potes del 118 di Ascoli ed i pompieri che, calandosi nella scarpata, hanno tirato fuori il ragazzo dalle lamiere dell’auto, riportandolo sulla strada per poi affidarlo alle cure dei medici e degli infermieri dell’emergenza.
Gli operatori della Potes, dopo averlo stabilizzato, lo hanno trasportato al Pronto Soccorso dell’ospedale “Mazzoni” di Ascoli, con un codice di massima gravità.
Le operazioni dei Vigili del fuoco invece sono andate avanti per ore, in quanto hanno prima dovuto mettere in sicurezza il fuori strada, per poi riportarlo sul piano stradale con l’ausilio dell’autogru.
Ai Carabinieri il compito di ricostruire la dinamica dell’incidente.
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