facebook rss

«Aiutatemi, nessuno provvede a me, mi hanno anche staccato la luce»: la denuncia di una donna rimasta vittima della burocrazia

FOLIGNANO - Un'allarmante richiesta di aiuto arrivata alla mail di redazione, con una grave accusa agli amministratori di sostegno. A scoprire cosa è accaduto, i Servizi Sociali del Comune che si sono immediatamente attivati per risolvere la criticità
...

 

Il Comune di Folignano

Una lettera allarmante arrivata alla mail di redazione, una richiesta di aiuto da parte di una donna in grave stato di disagio e che lancia precide e gravi accuse agli amministratori di sostegno che, afferma, non provvedono ai suoi bisogni primari. L’ultimo “affronto” il distacco della corrente elettrica, nella sua abitazione.

 

D’obbligo, per prima cosa da parte nostra, allertare verificare la fondatezza della criticità al fine di mettere, con chi di dovere, nella condizione di intervenire tempestivamente.

 

Si è attivata immediatamente la dottoressa Piera Ruffini, responsabile dei Servizi Sociali del Comune di Folignano, dove è in carico la donna.

Conosceva il caso, ma non le ultime difficoltà, legate – ha scoperto dopo indagini – che il cambio dell’amministratore di sostegno, avvenuto poco tempo fa, ha di fatto comportato il blocco del conto corrente della donna, per completare l’iter procedurale.

 

E’ emerso quindi che la donna è rimasta vittima della burocrazia. Legittimo da parte sua scagliarsi contro chi avrebbe dovuto prendersi cura di lei e mostrare diffidenza nei confronti del sistema. Un avvocato di fuori regione, amministratori di sostegno che cambiano, non sono certo il modo migliore per tutelare una persona che, per vari motivi, non può pensare da sola alle proprie necessità.

 

C’è stata anche la concomitanza che, proprio per la diffidenza maturata negli anni dopo tante avversità, la protagonista di questa storia rifiutava i colloqui periodici, a cui era chiamata dagli assistenti sociali: infatti non erano al corrente degli ultimi sviluppi.

 

Sempre la dottoressa Ruffini, invece, la sera stessa del distacco dell’utenza elettrica, ha fatto in modo che la donna fosse trasferita in un altro immobile di sua proprietà, senza caldaia ma almeno con la luce. Ha dato disponibilità, se servisse, a provvedere alla riparazione della caldaia con fondi dell’Ente.

 

E l’indomani si è accertata che il nuovo amministratore di sostegno, dimostratosi molto disponibile in tal senso, provvedesse a creare le migliori condizioni per la donna, imponendo anche di favorire un dialogo costante tra i Servizi Sociali e l’assistita.

E non si esclude che, qualora il giudice tutelare lo ritenesse opportuno, potrebbe riacquistare la sua autonomia.

 

m.n.g.


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page


Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati




X