di Giuseppe Di Marco
Sono stati il senso di collaborazione e anche un po’ di commozione, i protagonisti della cerimonia di conferimento del Premio “Truentum” al professor Gian Luca Gregori. La massima onorificenza cittadina è stata consegnata al rettore dell’Università Politecnica delle Marche nel pomeriggio del 22 dicembre in sala consiliare.
Fra i presenti alla cerimonia il sindaco Antonio Spazzafumo, il vicesindaco Tonino Capriotti, il presidente del Consiglio Eldo Fanini, gli assessori Domenico Pellei, Cinzia Campanelli, Laura Camaioni e Lia Sebastiani, nonché numerosi rappresentanti delle forze dell’ordine. La consegna del riconoscimento è stata preceduta da alcune riflessioni da parte dello stesso Gregori sul tema “Umanesimo, sostenibilità e modelli economici: quale possibile convergenza”.
Gian Luca Gregori si laurea in Economia nel 1985 ad Ancona, nell’ateneo in cui inizia ad insegnare dal 1999. L’attività di insegnamento, portata avanti assieme a quella di ricerca e pubblicazione settoriale, viene svolta anche all’Università Luiss “Guido Carli” e alla Luiss Business School. Al volgere del millennio fa il suo ingresso nell’Accademia Italiana di Economia Aziendale (Aidea) e diviene anche membro della European Association for Education and Research in Commercial Distribution. Dal 2011 al 2015 è stato vicepresidente dell’Istituto Adriano Olivetti (Istao) e ha fatto parte del Consiglio di Reggenza della Banca d’Italia di Ancona. A partire dal 2013 è prorettore dell’Università Politecnica delle Marche.
Il professore, dopo aver dedicato il premio alla propria consorte, ha ricostruito la vicenda umana e professionale che lo ha portato ai successi della Politecnica: «Nel corso della mia carriera ho avuto la fortuna di conferire la laurea a 1.342 studenti, di cui 166 nel corso magistrale. Un risultato importante, arrivato dopo anni di lavoro e soprattutto un inizio rocambolesco. Tutto cominciò con un confronto con Piero Alberto Capotosti che avanzò l’idea di fare una sede universitaria a San Benedetto. Originariamente ci trovavamo in Via Pizzi, presso l’ex teatrino della Cattedrale della Marina. Pochi avrebbero scommesso nel nostro successo, ma oggi abbiamo diversi corsi economia aziendale e magistrale, un risultato frutto di un connubio particolarmente positivo con il Comune. Dopodiché ci siamo spostati al complesso “Vannicola” e da lì siamo cresciuti».
Un momento di grande commozione è stato quando il rettore ha anche ricordato Stefania Camela, dipendente del Comune recentemente scomparsa, laureatasi proprio alla Politecnica: «Tutti gli studenti – ha concluso Gregori – sono un po’ figli nostri».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati