di Federico Ameli
A tre anni di distanza dall’avvio dell’iniziativa “Adotta un monumento, un’aiuola, un’area verde, una rua”, per l’impresa Panichi è tempo di restituire virtualmente alla città dei giardini pubblici più luminosi che mai.
Nell’agosto 2020, in piena emergenza sanitaria, l’Arengo scelse di puntare su un progetto di riqualificazione culturale e ambientale di Ascoli affidando la manutenzione degli spazi pubblici a cittadini, associazioni e realtà imprenditoriali del territorio che, volontariamente, si prendessero cura di monumenti, aiuole e aree verdi.
Una scelta lungimirante, che ha permesso a diverse location cittadine di tornare una volta per tutte a brillare grazie allo spirito di iniziativa e al senso di appartenenza di molti ascolani. È senza dubbio il caso dei giardini pubblici di Corso Vittorio Emanuele, che nella serata di oggi, giovedì 28 dicembre, hanno salutato la conclusione dell’iniziativa con una cerimonia ufficiale di riconsegna dello spazio pubblico dall’impresa dei fratelli Stefano e Simone Panichi all’Amministrazione comunale.
«Oggi restituiamo simbolicamente le chiavi dei giardini al Comune – dichiara Stefano Panichi – e lo facciamo con grande nostalgia. Grazie all’intuizione del sindaco Fioravanti, in questi anni abbiamo curato e coccolato questi spazi e riteniamo di aver fatto un buon lavoro. Ringrazio i Vigili del Fuoco, che anche in occasione di questo Natale hanno contribuito all’allestimento del presepe all’interno dei Giardini. Siamo certi che l’Amministrazione saprà proseguire nella manutenzione di un luogo che ha delle potenzialità molto importanti».
Per dire addio nel migliore dei modi a un progetto di adozione particolarmente sentito e portato avanti in collaborazione con l’agronomo venarottese Agostino Agostini, l’impresa Panichi ha scelto di regalare alla cittadinanza “Growing Lights”, un’installazione luminosa immersiva curata dallo scenografo ascolano, nonché lighting e visual artist e creative director, Pietro Cardarelli.
Incentrata sul tema della crescita, sul rapporto tra natura, luce e uomo e sul rispetto del pianeta, l’installazione resterà attiva fino alla conclusione delle festività conferendo ai giardini un tocco di magia grazie a un utilizzo emozionante e suggestivo della luce, che nasce, cresce e si eleva tra gli alberi e i monumenti di un luogo sempre più in primo piano nel panorama cittadino.
«Abbiamo scelto di promuovere questa iniziativa per coinvolgere cittadini e imprese nella riqualificazione del patrimonio ambientale e naturale della nostra città – spiega il sindaco Marco Fioravanti – In questo modo siamo riusciti anche ad abbattere i costi della manutenzione relativa a diverse aree della città, tra cui i giardini pubblici, al centro del progetto più rilevante.
L’impresa Panichi riconsegna alla collettività questi spazi in condizioni migliori rispetto a quelle di tre anni fa, centrando il principale obiettivo di ogni amministratore pubblico. Per farlo servono impegno, sacrificio e capacità di immaginare l’Ascoli di domani, curando ogni giorno un giardino che intende continuare a crescere in una città in grado di attirare sempre più visitatori.
Ringrazio l’impresa Panichi per aver fatto conoscere e apprezzare sempre di più questo giardino ai cittadini ascolani, l’agronomo Agostini per il parere iniziale, la gestione di questi spazi e la consulenza che continuerà a svolgere da qui in avanti e Pietro Cardarelli, un grande talento ascolano che abbiamo scelto di mettere “in luce”.
Il nostro obiettivo – conclude – è sprigionare energie inespresse e, attraverso questa splendida installazione, ammiriamo ulteriormente la bellezza dei nostri giardini».
Le immagini rischiano di non rendere giustizia alle luci di Pietro Cardarelli. Fortunatamente, ci sarà tempo fino all’Epifania per fare due passi in Corso Vittorio Emanuele e ammirare dal vivo lo spettacolo dei giardini pubblici.
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