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Centrosinistra unito: «Spazzafumo succube della destra ascolana, regionale e di Roma»

SAN BENEDETTO - Dal commercio all'urbanistica, dalla cultura alla sanità all'ambiente, tutti concordi nel condannare l'operato del sindaco. Con un'accusa ripetuta: «Appiattimento nei confronti della destra». Intanto proseguono le prove di dialogo per ricreare un fronte comune a sinistra
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Diana Palestini, Giorgio Mancini, Edward Alfonsi, Aurora Bottiglieri, Paolo Canducci, Rachele Laversa, Virginia D’Angelo

di Pier Paolo Flammini

 

Il centrosinistra boccia Antonio Spazzafumo e la sua giunta, e si mostra compatto in conferenza stampa nonostante le trascorse divisioni, ancora presenti in Consiglio Comunale perché figlie delle scorse elezioni amministrative in cui i due candidati Bottiglieri e Canducci andarono divisi favorendo l’ascesa dell’attuale sindaco.

 

Conferenza numericamente partecipata, con i due consiglieri comunali Aurora Bottiglieri (Pd-Articolo 1-Nos) e Paolo Canducci (Europa Verde), ma sono intervenuti anche i rappresentanti dei partiti a sostegno: Virginia D’Angelo per Europa Verde, Rachele Laversa per il Psi, Edward Alfonsi (RinasciSan Benedetto), Giorgio Mancini (Sinistra Italiana), Diana Palestini (segretaria comunale Pd). Assenti per motivi di lavoro o malanni di stagione esponenti di Nos e Azione, che pure hanno condiviso i temi di cui si è parlato in una riunione precedente.

 

«Ci presentiamo insieme perché da tempo si è riaperto un dialogo, ma è anche una ammissione di quel che ci chiede la città: siamo l’unica opposizione a questa Amministrazione anche perché il centrodestra è in forte imbarazzo, perché vede l’approvazione del centrodestra ascolano e regionale sostenere Spazzafumo» afferma Canducci.

 

«Crediamo che sia necessario un centrosinistra che contrasti l’onda di destra che ci ha travolto, noi siamo positivi e non ci poniamo limiti. Siamo ripartiti da ciò che ci unisce e non da ciò che ci ha diviso nel tempo: parliamo dei temi che interessano la città, perché così è più semplice incontrarsi» aggiunge Diana Palestini.

 

Venendo al merito delle critiche, Canducci esprime la sua perplessità: «Non abbiamo ancora idea quale sia l’idea di città che hanno, e ci costringono a parlare di piccole cose come i calendari: è una maggioranza debolissima che in tre anni ha perso tre consiglieri, si regge attraverso una distribuzione di incarichi nelle Partecipate e di denaro del bilancio per soddisfare le singole richieste dei consiglieri, l’esempio del calendario è lampante. Persi dietro a queste cose per garantirsi il tredicesimo voto in consiglio, ci troviamo in una città con il lungomare non completato e non si saprà quando, la Piscina esterna ancora inagibile, si fa un bando per Bambinopoli in cui si concede tutta l’area circostante del chiosco senza vincolo di uso a favore dei bambini ma solo con un punteggio premio. Potremmo parlare anche della confusione fatta sul Ballarin. Possiamo evidenziare anche la scarsa qualità che si evidenzia negli interventi dei componenti della giunta e dei consiglieri comunali. Inoltre presenterò una interpellanza in Consiglio sul prolungamento delle concessione a favore dei balneari».

 

Aurora Bottiglieri concentra la sua critica sui temi della Sanità: «Mi rammarico di quel che sta avvenendo all’ospedale, la Risonanza Magnetica doveva essere a San Benedetto invece sarà ad Ascoli. Abbiamo il problema della Medicina di Urgenza: il direttore dell’Ast Natalini lo scorso 19 dicembre ci disse che condivideva la proposta di specializzare il Madonna del Soccorso sull’emergenza, ma due giorni dopo abbiamo saputo che la Murg scomparirà».

 

«Spazzafumo fa delle dichiarazioni che ci lasciano perplessi – prosegue Bottiglieri – non vede disagi all’ospedale, secondo lui il personale non è scontento… Eppure il “Madonna del Soccorso” negli ultimi tre anni ha avuto tagli come mai prima. Il Laboratorio analisi ha vissuto un restyling ma Virologia e Autoimmunità sono stati entrambi spostati ad Ascoli. Abbiamo 30 contratti di infermieri che sono stati rinnovati ma temporanei, e altri 20 invece che non hanno avuto alcuna conferma. Dalla Regione, attraverso fondi statali, sono arrivati 80 milioni di euro per tagliare le liste di attesa ma andranno quasi tutti nelle cliniche private, mentre al pubblico sono stati tagliati 26 milioni di euro. Chiederemo un Consiglio Comunale aperto e una commissione sanità per far capire quello che sta accadendo».

esempio

Diana Palestini usa un gergo che è quasi un neologismo, «Ciaffosità»:  «Questa è una Amministrazione completamente subalterna alla destra di Ascoli, forte nel difendere gli interessi di ciascun consigliere ma debole per difendere il bene della città. La dottoressa Natalini è mera esecutrice di un piano di tagli selvaggi sulla Sanità del nostro territorio, esegue gli ordini che le vengono dettati. Non parliamo del Commercio: il centro è ostaggio da giugno di una serie di mercati, mercatini e street food, noi chiediamo di rivedere il regolamento comunale e impedire questo sequestro con attività che non hanno nulla di tipico».

 

Da parte sua Giorgio Mancini evidenzia alcuni aspetti legati all’Urbanistica: «L’assessore Gabrielli al momento della nomina ha parlato di Piano Regolatore e stop al consumo del suolo. Poi si è passati subito a parlare di “revisione” dell’esistente Piano, dividendo prima gli uffici dell’Edilizia da quelli Urbanistici per nominare un tecnico che non aveva esperienza diretta di piani regolatori e tornare poi ad accorpare i due settori, producendosi in consulente costose per la redazione del Piano della Mobilità, del BiciPlan e di incarichi per la Politecnica. L’unica variante ferma è quella di Area Mare, grazie a una sentenza del Consiglio di Stato, mentre per l’Area Brancadoro nonostante le dichiarazioni elettorali di Spazzafumo e le rivelazioni di un consigliere passato poi in minoranza, secondo il quale c’era l’accordo per un acquisto comunale di quello spazio, è stata acquisita da un privato che ora, pur rispettando il vecchio Prg, provvederà a cementificarla».

 

Rachele Laversa ha criticato il «basso livello degli eventi culturali proposti, i cittadini sono stanchi di burlesque e di canti di Cicirinella a tutto volume in centro fino a notte fonda», mentre Virginia D’Angelo ha chiesto uno sforzo per le piste ciclabili: «Potremmo avere le ciclabili più lunghe d’Italia, ma nessuno si preoccupa di sapere a che punto siamo col ponte sul Tronto che ci collegherebbe all’Abruzzo o su quanto manca sulla ciclovia del Tronto per collegare direttamente la Sentina a Porta Cartara».

 

Infine Edward Alfonsi è tornato sul tema del nuovo ospedale: Se se ne fa uno nuovo a Ragnola sia veramente tale e non un ospedaletto con un pronto soccorso e conseguenze smistamento ad Ascoli o Ancona. Questo “ospedaletto” sembra studiato per favorire quello di Ascoli e le cliniche private. Dopo due anni e oltre di Spazzafumo possiamo dire che un Commissario Prefettizio non avrebbe fatto peggio».


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