Grana stadio, Massi: «Il Comune non ci ha mai detto nulla, ma troveranno una soluzione, noi ci siamo»

La serigrafia di Nespolo donata dall’ex sindaco Paolo Perazzoli alla Samb, presenti Max Fanesi, Vittorio Massi e Gigi Traini

di Pier Paolo Flammini

A margine della consegna della serigrafia dell’artista Ugo Nespolo al presidente della Samb Vittorio Massi, serigrafia rappresentante i 100 anni della Sambenedettese Calcio, non si è potuto non parlare circa i progetti relativi allo stadio “Riviera delle Palme” emersi a seguito della Commissione Urbanistica di lunedì scorso.

I due argomenti sono il “No alle varianti“, espressi dall’assessore all’Urbanistica Bruno Gabrielli, cosa che bloccherebbe qualsiasi aumento di volumetria previsto per lo stadio “Riviera delle Palme”, e la valutazione, come da Piano Regolatore, dello stesso stadio all’interno del comparto “Area Brancadoro”, cosa che richiederebbe un intervento complessivo su tutta l’area e non solo su una zona della stessa.

«Per me questa è una novità, non se ne è parlato agli incontri ai quali ho partecipato, ma credo che alla fine l’Amministrazione Comunale troverà una soluzione, lo stadio in un modo o nell’altro ci si deve mettere mano e le aree qui attorno non è che possono rimanere a grano e patate. San Benedetto deve crescere, lo stesso monumento “Lavorare lavorare” è un simbolo della città. Chi amministra e chi amministrerà dovrà far crescere la città, ma noi non siamo di passaggio, quindi se possiamo intervenire sul Riviera siamo pronti a farlo» afferma Massi.

«Bisogna ricordare che sul “Riviera” si è già intervenuto, attraverso la copertura fotovoltaica, e qualcuno ci sta guadagnando ancora – continua il presidente rossoblù – A noi in tutte le riunioni non è mai stato detto nulla, d’altronde lo stadio è del Comune, io come presidente devo chiedere il permesso per entrare, oggi come la domenica. Non conoscevo il Piano Particolareggiato dell’Area Brancadoro, ma il Comune troverà delle soluzioni».

Da parte sua l’ex sindaco Paolo Perazzoli ha ricordato: «Quando è stato fatto lo stadio fu scelto questo progetto perché era modulare e si prevedeva già che non fosse utilizzato soltanto ogni 15 giorni per il calcio. Sono d’accordo sullo sviluppo dell’Area Brancadoro, teniamo conto che il Piano Regolatore vigente fu iniziato negli anni ’70 e l’adozione del 1984, e già allora si prevedevano qui impianti sportivi. Poi bisogna vedere se le proposte avanzati sono coerenti con il Piano. Naturalmente il Comune non può approvare solo su un rendering, deve avere un piano elaborato, ma quella è un’area che non può restare così. Anche lo stadio non può restare così, le società cercano di valorizzare gli impianti ovunque, e a San Benedetto si pensò fin dal principio una cosa del genere. Le varianti? Sono sempre complicate».

Perazzoli si è anche complimentato per la qualità del prato di gioco, e per Massi è stata l’occasione per parlare anche del campionato: «Io e Max Fanesi abbiamo insistito per farlo così perché conosciamo le qualità tecniche dei nostri calciatori, che infatti soffrono sui campi non adeguati come quello di sabato scorso. Il campionato è affascinante, ora siamo in testa ma ci sono tante squadre attrezzate per vincere, sembra un campionato di Serie C».

A tal proposito, l’iniziativa sperimentata per la gara di domenica prossima contro il Vastogirardi, ovvero di mettere tutti i biglietti a 10 euro, anche per Distinti e Tribuna Laterale Nord, potrebbe essere estesa per il resto delle gare casalinghe, proprio a causa dell’esiguità dei biglietti disponibili per la Curva (si pensi che domenica prossima a L’Aquila i biglietti di curva costeranno 3,5 euro). Per quanto riguarda la squadra, non è escluso che Diego Fabbrini possa esordire da titolare domenica prossima.