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Vetri rotti e gomme spaccate: prese di mira le auto degli escursionisti tra San Giacomo e Ripe di Civitella

TRE GLI EPISODI in altrettante settimane. L'ultimo sabato 10 febbraio. A raccogliere la preoccupazione degli avventori della montagna, per la maggior parte ascolani, sono le guide che si sono rivolte alle autorità competenti. Non è chiaro se si tratti di tentativi di furto o atti di vandalismo volti a scoraggiare i cittadini
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(Foto facebook pagina”WeTrek”)

 

 

di Maria Nerina Galiè

 

La passione per la montagna non si ferma nemmeno in inverno. Anzi, visto che quest’anno le temperature sono decisamente miti, in molti sia nei weekend che nei giorni infrasettimanali, ne approfittano per una bella escursione.

 

E gli avventori tutto si aspettano di trovare al ritorno, in quei luoghi incantati e praticamente disabitati, tranne che l’auto –  parcheggiata prima di imboccare i sentieri – con i vetri rotti, le gomme spaccate e qualche oggetto mancante, se lasciato all’interno del veicolo.

 

Sta accadendo invece, e sempre più di frequente agli escursionisti che si avventurano nelle zone di San Giacomo e Ripe di Civitella, tra Piceno e Teramano. In un caso anche al passo delle Capannelle, nell’Aquilano.

 

Sono soprattutto gli ascolani, i maggiori frequentatori di quelle zone, a farne le spese ed a lanciare l’allarme tramite le guide di “WeTrek” che hanno avvertito le autorità, inviando mail ai Comuni interessati (Ascoli, Valle Castellana e Civitella), nell’auspicio che dotino i parcheggi di un sistema di videosorveglianza.

Sono stati coinvolti anche i Carabinieri competenti delle diverse zone.

Proprio i militari dell’Arma, della stazione di Arquata in quel caso e con l’aiuto del Soccorso Alpino, nello scorso mese di dicembre, hanno sgominato una banda dedita ad una simile attività tra Arquata ed Acquasanta. 

 

Tre gli episodi più recenti: tre settimane fa a Ripe di Civitella, poi il 7 febbraio a San Giacomo dove, i “ladri” non trovando nulla nell’auto, hanno spaccato le gomme. Forse per ripicca.

L’ultimo fatto, in ordine di tempo, risale a sabato 10 febbraio di nuovo a Ripe.

 

San Giacomo e Ripe di Civitella sono collegate da una strada “ufficialmente” chiusa. Ottima quindi per spostarsi da una zona all’altra, riducendo il rischio di essere “beccati”.

 

«E non sono stati casi isolati. Ce ne sono stati segnalati almeno altri due o tre lo scorso anno. In un caso, i malviventi, hanno atteso che il gruppo lasciasse gli zaini in auto per andare a fare pranzo,  per colpire, portandosi via tutto», racconta una delle guide, che raccomanda agli escursionisti di non lasciare nulla nei veicoli. Ma anche di parcheggiare in zone più controllate.

 

A San Giacomo l’atto di vandalismo, perché a quello somigliava più che a un furto, il mezzo era stato lasciato all’inizio del sentiero del Vallone del Vescovo, poco sotto il Rifugio “Tre Caciare”, dove invece c’è un bell’impianto di videosorveglianza. L’unico dell’area.

L’escursionista ha ritrovato i vetri rotti, le gomme spaccate ed evidenti segni di qualcuno che aveva rovistato nel portabagagli e nel cassetto del cruscotto.

 

«I danni alla segnaletica dei sentieri e alle auto di chi frequenta la Montagna dei Fiori fanno pensare che a qualcuno tutto ciò dia fastidio», ipotizzano le guide.

 

E come dare loro torto: quale ricco bottino sperano di trovare i ladri nelle auto di persone che vanno a fare un’escursione? 

 


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