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“Guastaferro”, da 16 imprese durissimo comunicato contro la Regione: «Insensato abolire quei corsi, vanno ripristinati»

SAN BENEDETTO - Non si placa ma anzi si allarga sempre di più la protesta contro l'abolizione di due indirizzi concessi dalla giunta Acquaroli il 5 gennaio e negati dalla stessa 17 giorni dopo: «Vogliamo credere che questa vostra decisione derivi da un momento di ottundimento» scrivono importanti aziende della Riviera
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L’Iss Guastaferro, l’assessore regionale all’Istruzione Chiara Biondi, il presidente Francesco Acquaroli, l’assessore piceno Andrea Maria Antonini e il consigliere regionale Andrea Assenti

 

Si allarga il numero di aziende che contestano la scelta della Regione Marche di negare l’avvio di due corsi innovativi all’Istituto Scolastico Superiore “Guastaferro” di San Benedetto. Contestazione che arriva dopo proteste che hanno coinvolto dirigenza, corpo docente e forze politiche, imprenditoriali e sociali non solo sambenedettesi, in merito agli indirizzi “Meccanica, Meccatronica ed Energia” ed “Elettronica ed Elettrotecnica”, assegnati e poi negati dalla stessa giunta Acquaroli nel volgere di 17 giorni, nonostante al “Guastaferro” avessero iniziato a raccogliere adesioni.

 

Così in una lettera aperta indirizzata al presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, al presidente della Provincia di Ascoli Piceno Sergio Loggi e al presidente della Camera di Commercio delle Marche Gino Sabatini, diverse imprese sottoscrivono un vero e propri appello (le riportiamo in fondo all’articolo).

 

«Molti di noi si sono formati in questo istituto e, in particolare, in corsi di studio analoghi a quelli che avete revocato», così inizia il testo, «quei corsi sono stati di notevole importanza per noi e per il nostro territorio; possiamo affermarlo non attraverso parole o slogan ma con i fatti e con le nostre personali storie aziendali».

«Ci hanno offerto un insegnamento di qualità che ci ha fornito gli strumenti per avviare le nostre attività. Attività che spesso da piccole officine, si sono trasformate in aziende di medie e grandi dimensioni, che esportano e operano anche al di fuori dei confini nazionali, che sviluppano nuove tecnologie e che contribuiscono all’occupazione del nostro territorio. Non basta: noi tutti abbiamo fra i nostri collaboratori ex studenti del Guastaferro» si legge.

 

«Al contrario della retorica dei giovani fannulloni abbiamo sempre trovato persone preparate, curiose e desiderose di apprendere. Qualità che solo un istituto di un certo spessore può dare. Siamo alla continua ricerca di figure professionalmente sempre più specializzate che, a dispetto della vostra insensata disposizione, sono ancora troppo poche. C’è ancora un notevole gap fra la domanda e l’offerta di quelle competenze così necessarie».

 

«Come tutti gli imprenditori – degni di chiamarsi tali – ci rendiamo conto che oggi sono indispensabili corsi di studio sempre più avanzati che garantiscano una formazione tecnica di alto profilo così da sostenere i percorsi lavorativi futuri, in un’ottica di long life learning. I nuovi corsi revocati sono oggettivamente fondamentali per la creazione di professionisti nel settore dell’industria 4.0 così come è evidente a tutti che le competenze di elettronica, elettrotecnica, meccatronica, energia e meccanica siano tra le più ricercate dalle aziende».

 

«Abbiamo appreso che mentre prendevate questa decisione, è stato comunicato con giubilo l’apertura del nuovo liceo del Made In Italy. Sono proprio gli istituti come il “Guastaferro” che plasmano questo perfetto connubio e che danno vita all’industria e all’artigianato del Made In Italy. Amministrare e gestire la res pubblica è sì un onore, ma anche un onere. Molteplici sono le domande che ci poniamo: a quale idea di società anelate? Quale visione del mondo avete? Pensate al di là delle scadenze elettorali? Lavorate per garantire un ragguardevole benessere, una migliore equità, un più prospero futuro? O siete incatenati ai vostri circoli di partito noncuranti della vostra comunità? Vogliamo credere che questa vostra decisione derivi da un momento di ottundimento e, per l’immenso affetto che nutriamo per il nostro territorio e il nostro Paese, vi esortiamo a ripristinare i corsi».

 

Firmato: Western CO srl, Esa Elettromeccanica srl, Res srl, Ballatori Costruzioni srlMeccanotecnica Picena srl, Roland DG Mid EuropeCentrotermica srl, Linergy srl, TFA Domoelectricfa, Frigotecnica Internazionale SrlAscani Elettrocomm srl, Mercuri Paolo sas, Ksenia Security Spa, La Fenice srl. 

 

Nei giorni scorsi un ulteriore comunicato sul tema era stato diffuso dalla Inim di Monteprandone.

 

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