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Turismo delle radici, ecco la nuova frontiera dell’accoglienza in Riviera

SAN BENEDETTO - Il Ministero degli Esteri metterà a disposizione risorse per i Comuni con popolazione superiore a 6.000 abitanti perché potenzino la propria offerta turistica
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Il centro di San Benedetto

 

di Giuseppe Di Marco

 

Agevolazioni e pacchetti sconto per i sambenedettesi all’estero che tornano in Riviera per le vacanze. Si chiama “turismo delle radici” ed è la nuova frontiera dell’accoglienza turistica, o per meglio dire una branca, su cui l’Amministrazione comunale di San Benedetto ha deciso di puntare.

 

Il Ministero degli Esteri, infatti, ha intenzione di indire un bando con cui mettere risorse economiche a disposizione dei Comuni con popolazione superiore a 6.000 abitanti: gli enti, a loro volta, dovranno presentare progetti di promozione turistica con cui provare ad intercettare le somme stanziate dal governo centrale. E’ per questo che il 30 gennaio l’assessora al turismo Cinzia Campanelli ha partecipato all’incontro, andato in scena alla Farnesina, con cui il ministro Antonio Tajani ha presentato l’iniziativa del “turismo delle radici”, di fronte ad una platea di circa 150 amministratori pubblici.

 

Che progetto potrebbe presentare San Benedetto? L’idea sarebbe di costruire pacchetti di agevolazioni rivolti ai sambenedettesi che risiedono all’estero. Sconti sostanziosi, insomma, sul viaggio per raggiungere la Riviera a scopo turistico. L’operazione avrebbe un duplice scopo: aumentare l’afflusso turistico e promuovere San Benedetto negli altri Paesi.

 

Viale De Gasperi, per migliorare l’offerta turistica del territorio, ha intenzione di puntare anche sui gemellaggi. È per questo che l’11 e il 12 febbraio il sindaco Antonio Spazzafumo si è recato in visita a Viareggio, dove è stato accolto dall’assessora alla cultura Sandra Mei e da referenti della Fondazione Carnevale. È in questa cornice che la presidente Maria Lina Marcucci ha incontrato Spazzafumo e, nel corso della sfilata dei carri allegorici, si sono gettate le basi per un’iniziativa da svolgere nel corso dell’estate per celebrare i trent’anni di questo gemellaggio. «A Viareggio – ha detto il sindaco – ho trovato una “sambenedettesità” e un senso di appartenenza che non sempre si ritrova a San Benedetto. L’accoglienza ricevuta è stata all’altezza del rapporto di sangue che lega le due città».


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