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“Cibo Ristorantino” riapre dopo uno splendido rinnovo focalizzato su efficienza e convivialità (Video e foto)

ASCOLI - Nato nel 2017, il locale di Corso Trento e Trieste 27 riapre dopo un ambizioso progetto di restyling mirato a potenziarne l'efficienza e l'ospitalità. Ingredienti selezionati, ricerca di relazioni autentiche, continua esplorazione eno-gastronomica tra il mare e la montagna. Con lo chef Vincenzo Clemente cene intime o pause pranzo di qualità, 7 giorni su 7, dal lunedì alla domenica
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di Elena Minucci

 

Nel cuore di Ascoli, “Cibo Ristorantino” annuncia con entusiasmo la riapertura dopo un ambizioso progetto di restyling, mirato a potenziarne l’efficienza e l’ospitalità.

 

Nato nel 2017 come ristorante specializzato in panini e insalate gourmet, il “Ristorantino” di Corso Trento e Trieste, 27, dal 2021 ha abbracciato una scelta coraggiosa inseguendo le proprie aspirazioni, cambiando e concentrando la sua proposta su ingredienti genuini, sapori autentici ed emozioni intense. Da allora la sua cucina si focalizza su elementi essenziali, attraverso ingredienti selezionati per esaltare fino in fondo la personalità delle ricette e rispecchiare la filosofia enogastronomica locale.

 

La nuova proposta del ristorante si basa sulla ricerca di relazioni autentiche, sull’ assaporare un buon cibo, riconoscere o scoprire un profumo del territorio; tutto questo con onestà, passione e prodotti stagionali di qualità legati alle eccellenze nazionali e al territorio stesso, all’insegna di un’atmosfera accogliente e informale tesa a coinvolgere i clienti in una continua esplorazione eno-gastronomica tra il mare e la montagna.

 

L’obiettivo della riapertura è quello di offrire un’esperienza memorabile e unica, con un menu dinamico, frutto di una ricerca continua, che cambia e introduce novità genuine, privilegiando fornitori locali. Negli ultimi anni, l’offerta gastronomica si è ampliata, spaziando da piatti della tradizione a vere e proprie degustazioni di mare e terra.

 

L’anima della cucina di “Cibo Ristorantino” si riconosce nel suo team appassionato e professionale. Primo interprete di questo stile e di questa filosofia è lo chef Vincenzo Clemente. Nato a Zurigo nel 1979 da madre svizzera e padre molisano, ha scelto di stabilirsi tra Marche e Abruzzo; dopo aver frequentato corsi e accademie importanti guidate da chef stellati come Bruno Barbieri, Clemente inizia la sua carriera in rinomate strutture alberghiere locali, per approdare successivamente nella realtà altoatesina. Qui, grazie alle sue doti innate, all’ambizione e alla collaborazione con lo chef ascolano Arturo Spicocchi (1 stella Michelin), lavora in strutture prestigiose fra cui La “Stüa de Michil”, il Ristorante “Fienile Monte”, il Ristorante “Sassegg”.

 

Sotto la guida di Clemente, il ristorante “Cibo Ristorantino” offre un’esperienza culinaria di alta qualità che esplora i sapori del mare e delle montagne circostanti. Il menu, che cambia quotidianamente e sempre consultabile su una lavagna, mette tutti d’accordo, con proposte fresche e originali, adatte per una cena intima o una pausa pranzo di qualità, 7 giorni su 7, dal lunedì alla domenica.

 

Autenticità e leggerezza fanno di “Cibo Ristorantino” un’esperienza autentica, dinamica e orientata alla scoperta quotidiana della stagionalità. La continua ricerca delle materie prime si propone di soddisfare le esigenze dei clienti in ogni momento della giornata.

 

«Un cambiamento iniziato un anno e mezzo e che finalmente si concretizza in concreto – ha spiegato Matteo Di Sabatino – siamo partiti con un format che prevedeva il cibo veloce, oggi abbiamo attuato un cambiamento seguendo il sogno: perseguire l’idea di un prodotto enogastronomico che rappresentasse l’idea sincera legata al territorio, alle stagioni. Per questo abbiamo pensato anche a trasformare il ristorante in un luogo più intimo. Esigenza nata non solo dai nostri desideri ma anche da quelli dei nostri turisti che chiedevano un pasto caldo. Questo è stato reso possibile grazie ad un lavoro di squadra che vede Ilaria Marini e Ilaria Bernardi in sala, Andrea di Spurio sous chef oltre a Vincenzo Clemente chef a chilometro zero. Il menù prevede prodotti scelti in base alle stagioni che cambia quotidianamente in base alle disponibilità. Svolta anche per quanto riguarda il design con una ristrutturazione e uno stile nuovi e moderni».

 

 


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