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Tiro con l’arco: Giuliano Scancella comincia il 2024 con una vittoria

SPORT - L'arciere ascolano che difende i colori della Compagnia Askalaie ha vinto a Mosciano Sant'Angelo (Teramo) la gara Hunter valida per la categoria "Man Arco Ricurvo Tradizionale". Nell'occasione è stato anche premiato per il titolo 2023 di vice campione interregionale Centro Italia Fidasc (Federazione italiana discipline armi sportive da caccia)
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In alto a sinistra il podio della gara di Mosciano categoria “Man Ricurvo Tradizionale” (Antonio D’Intino, Giuliano Scancella, Massimiliano Bagaglini), a destra il podio del Campionato Interregionale Centro Italia Fidasc 2023 (Giuliano Scancella, Antonio D’Intino, Massimiliano Bagaglini). Sotto: Scancella durante la gara in Abruzzo e la medaglia conquistata

 

L’arciere ascolano Giuliano Scancella due volte sul podio a Mosciano Sant’Angelo (Teramo). Ha infatti iniziato il 2024 salendo su quello più alto al termine della gara Hunter, valida per la categoria “Man Arco Ricurvo Tradizionale”, organizzata dalla Compagnia Arcieri dell’Adriatico.

 

Ma ci è salito anche in occasione della premiazione del Campionato interregionale Centro Italia Fidasc (Federazione italiana discipline armi sportive da caccia) relativa al 2023, che si è svolta in occasione di questo appuntamento in Abruzzo. Lo scorso anno chiuse infatti la stagione con il titolo di vice campione interregionale mettendosi al collo la medaglia d’argento.

 

In questa gara che lo ha visto vincitore – difendendo i colori della Compagnia Fidsac Askalaie di Ascoli – si è imposto con 307 punti davanti a Antonio D’Intino (289 punti) della Compagnia Fidasc Arcieri Elfi d’Abruzzo e Massimiliano Bagaglini (255) della Compagnia Fidasc Scuola di tiro tradizionale Howard Hill.

 

Proprio gli stessi tre arcieri finiti sul podio del Campionato interregionale 2023: 1° D’Intino, 2° Scancella, 3° Bagaglini.

 

«Ringrazio il presidente Nicola Falconi e tutti gli arcieri della Compagnia Askalaie (“Nobile Arciere Ascolano”) – dice Scancella – per avermi sempre sostenuto affinchè raggiungessi questi risultati, che ora voglio condividere con loro. Il mio pensiero come sempre va al mio grande maestro Alighiero Pignoloni che purtroppo non c’è più, il quale mi ha messo in mano l’arco insegnandomi molto più di quello che serve per centrare un bersaglio. Lui per me è stato come un padre, un maestro di vita. Spero di poter mettere a disposizione i suoi insegnamenti ai miei allievi che frequentano i corsi di tiro con l’arco».

 

 


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