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Impianto di stoccaggio alimentare in Via Pomezia, Marchegiani: «Non si era detto “no” alle varianti?»

SAN BENEDETTO - La consigliera di minoranza punta i riflettori sulla conferenza dei servizi, convocata per il 28 marzo, per valutare la richiesta di realizzazione di una variante con cui si costruirebbe, in deroga sull'altezza massima, un magazzino frigorifero automatizzato
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Annalisa Marchegiani

 

di Giuseppe Di Marco

 

Una società ha proposto la realizzazione di un impianto di stoccaggio di prodotti alimentari in Via Pomezia, e il Comune convoca una “prima” conferenza dei servizi per valutarne la realizzazione in variante. Per la minoranza non ci sono dubbi: la procedura deve essere bloccata sul nascere.

 

«In sostanza, si vuole demolire il vecchio edificio e realizzare un impianto, con una “torretta” di 28 metri, che si chiede di costruire in deroga all’altezza massima. Chiederò che la conferenza dei servizi venga annullata – tuona Annalisa Marchegianiin primis perché ritengo che tale proposta risulti troppo impattante, visto che a pochi metri dall’area si trova la Riserva Sentina. Ma ci sono altri tre motivi. Questa conferenza non è conforme all’articolo 18 del regolamento Suap, che prevede il raccordo procedimentale con gli strumenti urbanistici. Per fare una variante Suap ci deve essere un regolamento apposito approvato dal Consiglio comunale che definisca i criteri, gli indirizzi e le modalità a cui il responsabile Suap dovrà attenersi per poter valutare le istanze».

 

Continua la consigliera: «In secondo luogo, una conferenza dei servizi può essere convocata se è stato certificato che non ci sono altre aree disponibili per realizzare quanto proposto. Infine, nessuno si è posto il problema di attivare la procedura per il contributo straordinario cui soggiacciono anche le varianti Suap. Dov’è il presidente del Consiglio comunale? È lui che deve garantire le prerogative del Consiglio, organo rappresentativo della città. E il segretario generale? E il dirigente del Suap, perché non ha fermato questa procedura?»

 

C’è un altro aspetto. «Questa Amministrazione non aveva detto che non avrebbe dato seguito a varianti? – prosegue Marchegiani – mi sembra strano che per alcuni casi si dica “no” alle varianti e poi, per altri, vengano convocate conferenze dei servizi. In questo modo il Comune si espone a ricorsi e contenziosi con altri privati».

 


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