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Aiuto ai minori di famiglie in difficoltà, c’è “Oikos”, una rete di aiuto ai bambini

SAN BENEDETTO - Progetto finanziato dalla Fondazione Carisap che vede in prima fila la Cooperativa Capitani Coraggiosi e un gruppo di associazioni ed enti con l'obiettivo di intervenire per favorire la socializzazione dei bambini prima che i problemi non siano più rimediabili
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Maria Antonietta Lupi, Giorgio Pellei, Andrea Sanguigni

 

di Pier Paolo Flammini

 

Un progetto per aiutare i giovani, e in particolar modo i bambini, prima che particolari situazioni di disagio o degrado familiare e sociale possano compromettere il loro percorso di sviluppo: è questo “Oikos“, una iniziativa che vede in prima linea la Cooperativa Capitani Coraggiosi assieme a una rete composta dalla Fondazione Carisap, finanziatrice del progetto, l’Ambito Sociale 21, la Polisportiva Gagliarda, la San Giovanni Paolo II, l’associazione sportiva dilettantistica 43° Parallelo, la Fondazione Povera Costante Maria, l’istituto comprensivo Leopardi di Grottammare, il Comune di San Benedetto, il Comune di Acquaviva Picena, la scuola Chesterton. Importante il contributo dell’impresa Dienpi Srl di San Benedetto.

 

Il presidente di Capitani Coraggiosi, cooperativa di servizi per minori, Giorgio Pellei, ha affermato che «ci si trova spesso ad affrontare situazioni estreme, a partire dal Tribunale dei Minori, e in qualche caso non recuperabile. Con questo progetto invece si va verso un altro tipo di gestione, ovvero entrando in contatto con le famiglie e i minori prima che il disagio diventi grave».

 

Il progetto permetterà di ampliare le relazioni di prossimità intercettando le famiglie più vulnerabili tramite la collaborazione tra le assistenti sociali e le associazioni in rete, ma anche attraverso laboratori di conoscenza di sé che gli educatori incaricati svolgeranno negli istituti scolastici. Laboratori ludico-ricreativi e di socializzazione avranno lo scopo di favorire la scoperta delle capacità dei bambini e fornire competenze. Laboratori sportivi e di socializzazione avranno, invece, lo scopo di promuovere la socializzazione attraverso la pratica sportiva.

 

I minori, stimati nel numero di 10 nel 2024, saranno integrati in attività che già adesso vengono svolte e che hanno il loro “campo base” presso la “Contea“, in zona Santa Lucia a San Benedetto.

 

«Io progetto si chiama Oikos perché in greco significa casa e ha l’obiettivo di coinvolgere, oltre ai ragazzi, anche le famiglie – continua Pellei – Bisogna intervenire prima che i danni siano stati irrimediabili. Il progetto non si sovrappone alle attività dell’Ambito ma lo va a completare: primo, con un limite di accesso a questo servizio, poi vorremmo dare la possibilità alle famiglie che hanno già usufruito di questo servizio, di continuare, oltre i 18 mesi previsti dal piano ministeriale P.i.p.p.i.», che sta per “Programma di Intervento per la Prevenzione dell’Istituzionalizzazione”.

 

Maria Antonietta Lupi, componente del consiglio della Fondazione Carisap, ha aggiunto: «Siamo ben felici di sostenere il territorio della provincia con tutto quello che possiamo fare per intervenire nelle situazioni importanti. Noi rispondiamo con elargizione alle richieste del territorio, quello che privilegiamo sono le risposte di rete, non di associazioni che chiedono aiuti per un micro-progetto. Il terzo settore è diventato fondamentale per mandare avanti il nostro Paese. La Fondazione completa l’alleanza tra le associazioni, enti pubblici, università, ambiente».

 

Soddisfatto anche l’assessore ai Servizi Sociali del Comune di San Benedetto Andrea Sanguigni: «I due problemi principali sono quelli abitativo e giovanile, le famiglie sono prese da una vita frenetica e spesso anche quelle più benestanti hanno bisogno di aiuto. Da parte dell’Amministrazione vi è uno sforzo per intervenire in questo settore».

 

Commenta la coordinatrice dell’Ambito Sociale Simona Marconi: «L’intervento previsto con Oikos si inserisce in P.i.p.p.i. ed è finalizzato a mettere in atto interventi per la prevenzione, iniziativa questa dunque in linea con la politica sociale e la programmazione locale».


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