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Foibe, Gobetti e la replica degli studenti: «Persa un’occasione di confronto critico»

ASCOLI - La partecipazione delle classi all’incontro in programma domani non è stata formalmente autorizzata dal Liceo “Stabili-Trebbiani”. La presa di posizione dei giovani coinvolti, a cui fa eco una nota del Comitato civico Ascolto&Partecipazione: «In questo Paese, quindi, non crediamo più nello spirito critico dei nostri giovani»
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È stata una vigilia decisamente più movimentata del previsto per l’incontro con Eric Gobetti di domani, venerdì 23 febbraio, alla Cartiera Papale.

La Cartiera Papale

 

Nell’ambito di un ciclo di eventi promosso ad Ascoli dall’Istituto provinciale di storia per il movimento di liberazione nelle Marche (Isml), lo storico piemontese avrebbe dovuto incontrare gli studenti ascolani per leggere insieme alcuni passi tratti dal suo libro “E allora le foibe?”.

 

Nelle ultime ore, tuttavia, Giorgia Latini, vice presidente della Commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera dei Deputati, ha condannato pubblicamente la scelta di promuovere un momento di condivisione tra un “negazionista delle foibe” come Gobetti e le nuove generazioni su un tema tanto delicato del Novecento italiano.

Eric Gobetti

 

Qualche ora più tardi, famiglie e studenti delle classi del Liceo “Stabili-Trebbiani” che avrebbero dovuto prendere parte all’incontro – 5^A, 5^B, 5^C del Classico e 5^C di Scienze Umane – hanno poi preso atto, tramite una comunicazione pubblicata sul registro elettronico, dell’annullamento di un’uscita programmata, almeno apparentemente, già da diverse settimane.

 

Alla luce della mancata autorizzazione a partecipare all’incontro, i ragazzi della 5^B del Liceo Classico hanno ritenuto opportuno esprimere la propria posizione in merito.

 

«Abbiamo 19 anni e una coscienza individuale formata – precisano gli studenti – per cui questa conferenza sarebbe stata per noi un’occasione di confronto critico per approfondire un argomento di interesse culturale che abbiamo appreso in autonomia leggendo il libro di Gobetti.

 

Non vogliamo schierarci contro o a favore di nessun partito politico, perché non ci compete, né interessa: possiamo in totale autonomia ascoltare l’autore di un libro e trarre le nostre conclusioni, in quanto riteniamo giusto che la scuola ci dia la possibilità di formare il nostro pensiero in maniera slegata dalla politica».

La sede del Liceo Classico di Viale Vellei

 

Dello stesso avviso anche il Comitato civico Ascolto&Partecipazione, che in una nota manifesta una certa perplessità sull’opportunità dell’intervento della politica sulla questione.

 

«Dall’alto del suo titolo di vice presidente della Commissione Cultura della Camera, l’onorevole Latini ha accusato di revisionismo Eric Gobetti, storico, studioso del fascismo, della seconda guerra mondiale, della Resistenza e della storia della Jugoslavia nel Novecento, reo di avere evidentemente un punto di vista diverso da lei sul tema delle foibe – scrivono i rappresentanti del Comitato – in questo Paese, quindi, non crediamo più nello spirito critico dei nostri giovani e nella capacità dei docenti di guidarli verso la verità storica.

 

In più, appare chiaro come ormai siano morte la libertà di ricerca, di pensiero e di opinione, in barba alla Costituzione, che del resto la destra non fa mistero di voler distruggere, e allo spirito democratico che ci dovrebbe sempre guidare. Ormai siamo arrivati al pensiero unico».

 

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