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Le foibe, Eric Gobetti e gli studenti: una levata di scudi, tuona Giorgia Latini

ASCOLI - L'incontro con lo storico piemontese è (sarebbe) in programma domani alla Cartiera Papale. Scende in campo la vice presidente della Commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera dei Deputati. Le fa eco Giorgio Ferretti, responsabile regionale di CasaPound. La vicenda ricorda molto quanto avvenne un anno fa, sempre ad Ascoli, con il clamore suscitato all'annuncio della presentazione della pubblicazione "Cento-Eredità di una rivoluzione" che celebra la Marcia su Roma
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La Cartiera Papale e Giorgia Latini

 

«Eric Gobetti sarà ad Ascoli per una serie di eventi organizzati dall’Istituto provinciale di storia per il movimento di liberazione nelle Marche ((Isml). Venerdì 23 febbraio mi è giunta notizia che alla Cartiera Papale è in programma un incontro al quale sarebbero stati invitati gli studenti delle scuole superiori che avrebbero letto il suo volume “E allora le foibe?”. Auspico non sia vero e sono certa che non ci sarà alcun incontro nel corso dell’orario scolastico e mi auguro nemmeno in orario extra curriculare. Un negazionista delle foibe che incontra i giovani delle scuole rappresenterebbe un episodio di gravità inaudita. Come vice presidente della Commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera dei Deputati non posso non condannare una tale eventualità».

 

A tuonare è Giorgia Latini, che prima di essere eletta in Parlamento è stata assessore alla cultura del Comune di Ascoli e poi assessore alla Regione Marche.

 

Eric Gobetti

 

«Eric Gobetti è conosciuto per le sue tesi negazioniste sulla grande tragedia delle foibe ed è divenuto tristemente celebre per le proprie foto con la maglia di Tito e il pugno chiuso. Ritengo grave oltretutto che nelle scuole si possa fare indottrinamento con testi che negano la tragedia storica. Basta con il negazionismo. Chiediamo rispetto. L’incontro con gli studenti costituirebbe un’assurdità soprattutto in seguito a tutto il lavoro che è stato compiuto al fine di portare alla luce un massacro per troppo tempo dimenticato».

 

E ancora: «Si è appena celebrato il “Giorno del Ricordo” in memoria delle vittime delle foibe e le più alte istituzioni dello Stato come il presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara hanno voluto rendere omaggio con una commemorazione alla Foiba di Basovizza, a Trieste.

 

Solo pochi giorni fa – conclude Giorgia Latini – la Camera ha approvato la legge per la promozione della conoscenza della tragedia delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata nelle giovani generazioni: è un’opportunità per mantenere viva la memoria e far conoscere quella tragedia. Ed è un monito affinché non si ripetano mai più sciagure simili, un invito alla collaborazione, a combattere odio e discriminazioni per la costruzione della pace. Compito delle istituzioni è di ricostruire una verità storica da passare di generazione in generazione. Solo con la memoria dei giovani possiamo fare in modo che non accada mai più».

 

Giorgio Ferretti

Sulla questione interviene anche l’ascolano Giorgio Ferretti, responsabile di CasaPound Italia nelle Marche.

 

«E’ inaccettabile che un personaggio come Gobetti, fortemente politicizzato, ritratto con la maglietta che inneggia al Maresciallo Tito, si presenti ancora nelle scuole per diffondere una versione della storia che nulla ha a che vedere con i fatti storici realmente accaduti. Da troppo tempo si permette a personaggi del suo calibro di diffondere nelle scuole teorie che gettano volutamente ombre sull’orrore che furono le foibe e le migliaia di morti, in un chiaro progetto di pulizia etnica e cancellazione di tutto quello che era italiano o di intralcio al regime di Tito. Ci stupiamo – dice Ferretti – che presidi, corpo docenti e istituzioni non abbiano preso una netta posizione condannando la presenza di Gobetti e permettendo che, ancora una volta, sia gettato fango sulle vittime di una tragedia, a dispetto di una ricorrenza sancita dallo Stato che invita al Ricordo e alla Verità. Ricordiamo – conclude Ferretti – che associazioni come l’Istituto di Storia Contemporanea, che sponsorizzano e organizzano eventi, ricevono fondi dello Stato tramite le Regioni ed è inaccettabile che questi siano spesi per una chiara propaganda di matrice antinazionale».

 

Eric Gobetti è nato a Torino il 6 marzo 1973, è uno storico, studioso del fascismo, della Seconda guerra mondiale, della Resistenza e della storia della Jugoslavia nel Novecento. E’ membro del Comitato scientifico dell’Istituto piemontese per la storia della Resistenza “Giorgio Agosti” e del Comitato scientifico dell’Istituto per la storia della Resistenza di Alessandria e collaboratore di Rai Storia. 

 

Questa storia ricorda, a parti… invertite, molto da vicino quanto avvenne quasi un anno fa esatto, sempre ad Ascoli, quando suscitò clamore l’annuncio della presentazione della pubblicazione “Cento-Eredità di una rivoluzione” che celebra la Marcia su Roma. Doveva svolgersi in un bar del centro ma poi, apriti cielo, scesero in campo un pò tutti e la questione si concluse con un cambio di location che, in definitiva, tolse dall’imbarazzo il titolare del locale che era stato scelto in un primo momento dagli organizzatori, in quel caso di CasaPound.

 

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