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“Buona la seconda”, giovani e famiglie a scuola di integrazione sociale

ASCOLI - Grazie a un finanziamento della Fondazione Carisap, l’associazione Cose di Questo Mondo e altri 16 partner istituzionali e del terzo settore presentano un progetto finalizzato ad aiutare i ragazzi di seconda generazione, favorendo occasioni di confronto e abbattendo le barriere linguistiche
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di Federico Ameli

 

Otto associazioni del terzo settore, sei istituti scolastici, due ambiti territoriali sociali e una fondazione, per un totale di 17 partner che hanno scelto di mettere le proprie esperienze e competenze al servizio di giovani e famiglie che avvertono un forte bisogno di integrazione.

Claudio Bachetti, Vincenzo De Scrilli, Paola Giorgetti, Luca Cecchini e Giulio Lucidi in conferenza stampa

 

Buona la seconda” è il titolo del progetto promosso dall’associazione capofila “Cose di Questo Mondo” per favorire l’integrazione sociale, soprattutto in ambito scolastico, dei minori appartenenti alle cosiddette “seconde generazioni”, ossia i figli di immigrati che vivono e vanno a scuola nel nostro Paese, coinvolgendo da vicino anche i rispettivi nuclei familiari.

 

Come illustrato da Claudio Bachetti, presidente delle Acli provinciali di Ascoli nonché rappresentante dell’associazione Cose di Questo Mondo, grazie all’unità di intenti messa in campo dai suoi numerosi partner il progetto ha ottenuto un finanziamento di 40.000 euro dalla Fondazione Carisap nell’ambito della progettazione relativa al contrasto al disagio giovanile, con ulteriori 10.000 euro stanziati dalle stesse Acli.

 

A unire le forze in nome dell’integrazione saranno proprio le Acli e Cose di Questo Mondo, insieme a Formamentis, La Casa di Asterione, Exponiti, Music Academy Ascoli, Amici dell’Opg, Casacef impresa sociale, l’Isc Ascoli Centro-D’Azeglio, l’Isc Borgo Solestà-Cantalamessa, l’Isc Folignano-Maltignano, l’Isc Spinetoli-Monsampolo-Acquaviva, l’Iis Orsini-Licini, l’Iis Mazzocchi-Umberto I e gli Ats 22 e 23.

Claudio Bachetti e Paola Giorgetti

 

Il progetto, da sviluppare nell’arco di 24 mesi, è già in piena fase operativa e contribuirà a intercettare situazioni a potenziale rischio emarginazione, prevenendo e contrastando situazioni di disagio derivanti dall’appartenenza a famiglie di origine non italiana attraverso sei diverse azioni integrate.

 

Dai laboratori interculturali promossi per incoraggiare l’accoglienza di ogni diversità alla promozione delle life skill nell’area emotiva-relazionale, finalizzata a evidenziare l’importanza della salute psicofisica e l’acquisizione di competenze personali e sociali, fino a dicembre 2025 “Buona la seconda” porterà sui banchi di scuola anche una formazione specifica per gli insegnanti al fine di fornire competenze e strumenti operativi per favorire l’accoglienza e la valorizzazione di persone portatrici di culture diverse, offrendo anche un sopporto a docenti e genitori in termini di sensibilizzazione sulle tematiche affrontate.

 

Non mancheranno poi laboratori di socializzazione in ambito musicale, teatrale, creativo e sportivo, sia a livello scolastico che extrascolastico, per promuovere una sana socializzazione dei giovani e delle relative famiglie, come anche una mediazione linguistico-culturale finalizzata a supportare le scuole nella fase di prima accoglienza e inserimento di alunni con difficoltà linguistiche.

 

Presenti in conferenza stampa alcuni dei partner del progetto, che per l’occasione hanno messo in luce il potenziale educativo e sociale di ciascuna delle sei azioni da condividere con i ragazzi e le loro famiglie, che come testimoniato dal membro del CdA Vincenzo De Scrilli incarnano appieno i valori fondanti e la sensibilità della Fondazione Carisap.

Vincenzo De Scrilli e Claudio Bachetti

 

«Già da molti anni la nostra associazione è presente a scuola per promuovere le life skill – ricorda Paola Giorgetti, sociologa e rappresentante di Formamentis – Porteremo avanti delle attività formative da proporre ai gruppi classe per migliorare il problem solving, la capacità di affrontare determinate situazioni, le relazioni e gli aspetti emotivi. Concretamente, osservando i laboratori organizzati da Cose di Questo Mondo proporremo delle specifiche attività laboratoriali di gruppo, in cui troveranno necessariamente spazio l’ascolto e la condivisione».

 

«Facendo ricorso alle potenzialità della musica e dell’arte, cercheremo di promuovere l’integrazione di giovani e nuclei familiari attraverso attività come musica dal vivo, coro o musica d’insieme, ma anche corsi di public speaking e doppiaggio» spiega Luca Cecchini, presente in rappresentanza di Music Academy ed Exponiti.

Luca Cecchini e Giulio Lucini

 

«Grazie al contributo dell’associazione Amici dell’Opg organizzeremo dei laboratori di scacchi – afferma Giulio Lucidi, presidente dell’U.S. Acli Marche – Spesso, quando si arriva in Italia, all’interno del nucleo familiare si tende a non parlare in Italiano, a causa di una barriera linguistica che le regole degli scacchi aiutano a superare. Daremo vita a 10 laboratori in vari comuni del territorio per coinvolgere i giovani destinatari del progetto in attività con un’importante funzione educativa, che va dal rispetto dell’avversario all’accettazione della sconfitta.

 

Circa un miliardo di persone sa giocare a scacchi in tutto il mondo. I praticanti sono circa 600.000, ma in molti giocano tramite app o siti, rinunciando così alla socializzazione. Il nostro obiettivo, invece, è abituare i giovani a giocare con la scacchiera attraverso degli incontri a cadenza settimanale».

 

 


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