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By pass Statale 16, Loggi incontra i rappresentanti del comitato promotore

IL PRESIDENTE della Provincia di Ascoli è stato aggiornato dai rappresentanti del comitato promotore di San Benedetto, Luigi Olivieri e Luigi Piunti sul progetto degli ingegneri Tartaglini e Pescatore e del geologo Romani. Il nuovo tracciato, 3 km di cui 2 in galleria, porterebbe grossi vantaggi, ma ci sono da intercettare fondi per 110 milioni di euro
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Sergio Loggi e i rappresentanti del comitato

 

Il presidente della Provincia di Ascoli, Sergio Loggi, ha incontrato Luigi Olivieri e Luigi Piunti, rappresentanti del comitato cittadino di San Benedetto “Io resto qui e ci arrivo facile” i quali gli hanno sottoposto il progetto delineato dagli ingegneri Tartaglini e Pescatore e dal geologo Romani relativo alla realizzazione di una passante collinare. Opera che, a partire dalla tangenziale di San Benedetto, consentirebbe di decongestionare i flussi di traffico sull’asse costiero. Per realizzare il progetto – costo stimato circa 110 milioni di euro – il comitato propone di intercettare risorse dai bandi Pnrr.

«La Statale 16 è l’unica via di comunicazione e non riesce a smaltire gli attuali enormi volumi di traffico – hanno evidenziato Olivieri e Piunti – qualora realizzato il nuovo tracciato di circa tre chilometri, di cui due in galleria, provvisto di tre svincoli e di una uscita “San Benedetto centro”, sarebbe in grado di ovviare all’attuale forte antropizzazione dei versanti collinari con indubbi vantaggi per la collettività».

Sergio Loggi: «Come Amministrazione provinciale riteniamo questo progetto di grande utilità per la comunità locale e funzionale a migliorare la sicurezza degli utenti snellendo il sistema della mobilità dell’intero territorio a partire dai comuni costieri di San Benedetto, Grottammare e Cupra Marittima con cospicui benefici anche per i comuni di Monteprandone, Monsampolo e Ripatransone. Ci sono volontà e impegno della Provincia, nell’ambito delle sue competenze, ad interloquire con Regione, Anas e Ministeri competenti. E’ indubbio che tale infrastruttura necessità di mettere a sistema risorse ingenti ed enti di diverso livello. Il progetto può attivare positive sinergie con la realizzazione della terza corsia e il potenziamento dell’area portuale di San Benedetto».


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