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Smartphone e rischi per i minori: istituzioni, associazioni e genitori lanciano “Patti Digitali”

FOLIGNANO - Il Comune è capofila del progetto che coinvolge anche Maltignano, l'Isc Folignano-Maltignano e alcune realtà dell’associazionismo e del terzo settore. Primo appuntamento venerdì 8 marzo all'oratorio San Luca a Villa Pigna
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Quale è l’età giusta per regalare uno smartphone ai propri figli? È possibile riuscire a concordare  con i propri ragazzi, delle regole per un utilizzo sicuro del dispositivo? C’è il rischio che un bambino o una bambina possano sentirsi esclusi dai propri pari perchè ancora non hanno un cellulare? Sono queste alcune delle domande che più spesso i genitori si fanno, rispetto alla decisione di regalare ai propri figli uno smartphone, spesso rimanendo da soli a dover decidere su cosa fare.

E se da un lato alcuni genitori, in occasione di un incontro tenutosi recentemente nel territorio piceno,  hanno raccontato di aver notato nei figli che abitualmente usano lo smartphone una limitata capacità di concentrazione, una minore capacità espressiva e un peggioramento del rendimento scolastico, dall’altro molti adulti confessano di fare fatica a resistere alle richieste pressanti dei più piccoli che, chiedono di poter avere un cellulare, per non sentirsi esclusi dai propri coetanei.

Come dimostrano diverse indagini, oggi le famiglie si sentono spesso forzate ad anticipare l’arrivo dello smartphone nelle mani dei propri figli a seguito delle pressioni commerciali e dei coetanei. La maggior parte degli esperti di diverse discipline – dalle scienze sociali a quelle psicologiche, mediche e dell’educazione – è convinta invece che la preadolescenza non sia un momento adatto al possesso di uno smartphone personale connesso in rete. In particolare, per quanto riguarda l’accesso ai social, la legge italiana ne vieta l’utilizzo autonomo prima dei 14 anni, normativa tuttavia spesso quasi del tutto ignorata.

La sfida per un uso più sano del digitale si vince soltanto insieme, con dei patti educativi, che coinvolgano famiglie, scuola ed istituzioni, riprendendo il proverbio africano che ricorda che “per educare un bambino occorre un intero villaggio”.

Proprio da queste considerazioni nasce il progetto “Verso i Patti Digitali” finanziato dal garante regionale per i diritti della persona (infanzia e adolescenza) con la partecipazione del Corecom Marche. Capofila il Comune di Folignano, insieme al Comune di Maltignano, all’Isc Folignano-Maltignano e alcune realtà dell’associazionismo e del terzo settore: Masci, Siloe, Il Picchio, Il Sorriso, Aiart-Associazione cittadini mediali, Radio Incredibile. 

Primo appuntamento, che accompagnerà le famiglie interessate alla stipula di un “Patto Digitale”, venerdì 8 marzo alle ore 18 all’oratorio San Luca a Villa Pigna di Folignano. L’evento “Famiglie e digitale: educarsi per educare” vedrà la partecipazione di Stefania Garassini, giornalista, docente universitaria alla Cattolica di Milano, autrice di articoli e saggi sul mondo digitale.

Quello che si appresta a partire è il primo “Patto Digitale” di comunità stipulato nel Piceno e proporrà ai gruppi di genitori la sottoscrizione di alcuni impegni per gestire insieme la socializzazione dei figli nell’ambiente digitale: decidere in modo collettivo i tempi in cui i pre-adolescenti possono fare esperienza dei diversi tipi di schermi, quali contenuti sono adatti, quali strumenti consegnare, partecipare con i figli a momenti di educazione digitale, regolare l’uso degli smartphone.


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