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Ast Ascoli: a marzo busta paga più pesante per i dipendenti, ma le scuse della dg Natalini?

LA BUONA notizia giunge nello stesso giorno degli strali del direttore generale della Sanità picena prima contro i giornalisti davanti all'ospedale di San Benedetto e poi contro i sindacalisti davanti a quello di Ascoli, in occasione del doppio incontro tra la Direzione di Ast Ascoli e i vertici della Regione Marche con gli operatori sanitari dei due presìdi 
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La protesta dei sindacati prima davanti all’ospedale di San Benedetto (sopra) e poi davanti a quello di Ascoli. A destra il direttore generale dell’Ast Nicoletta Natalini

 

di Andrea Ferretti

 

A poche ore dalle reazioni decisamente fuori luogo – segno di una tensione ormai arrivata alle stelle – del direttore generale dell’Azienda Sanitaria Locale (Ast) di Ascoli, Nicoletta Natalini, prima davanti all’ospedale “Madonna del Soccorso” di San Benedetto (nel mirino i giornalisti che erano lì per informare, cioè fare il proprio lavoro, come è nel loro diritto) e dopo qualche ora davanti al “Mazzoni” di Ascoli (nel mirino i sindacalisti che erano lì per protestare come è nel loro diritto), arriva una buona notizia per i dipendenti della Ast picena.

Sorvolando sulle doverose ma mancate scuse a stampa e sindacati della Natalini, dalla stessa Direzione ecco la notizia di una busta paga più pesante a marzo grazie all’erogazione di arretrati e incentivi. Decisione presa dopo le valutazioni dell’Organismo Indipendente di Valutazione (Oiv) che ha il compito di certificare il grado di raggiungimento degli obiettivi del personale sanitario.

Predisposto dunque il pagamento delle somme economiche spettanti ad ognuno degli oltre duemila dipendenti. Lo stipendio dei dipendenti della Sanità, infatti, prevede una parte di retribuzione fissa che viene corrisposta tutti i mesi e una parte variabile che viene erogata solo se vengono raggiunti obiettivi prefissati.

Proprio ieri, nel “giorno degli strali”, di questo sono stati informati le organizzazioni sindacali che, a detta della Direzione di Ast, “continuano nello stato di agitazione e non si confrontano sui tavoli istituzionali con l’Azienda”.

Con lo stipendio di marzo, dunque, verrà corrisposta la retribuzione di risultato dell’anno 2022 e anche gli arretrati contrattuali da gennaio 2019 a gennaio 2024 dovuti a seguito dell’approvazione di alcuni mesi fa del “contratto collettivo nazionale di lavoro” che prevede un aumento della retribuzione tabellare.

Per quanto concerne “dirigenza funzioni locali” e “area del comparto”, con lo stipendio di marzo verranno corrisposte, rispettivamente, la retribuzione di risultato e quella per la produttività collettiva relative al 2022.

“Con il pagamento delle somme spettanti relative al 2022, che si aggiungono a quelle effettuate nei mesi scorsi relative a indennità del 2020 e 2021 – la conclusione della Direzione Ast – i lavoratori vengono messi alla pari di quelli delle altre Aziende Sanitarie delle Marche”.


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