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Impianto di stoccaggio alimentare, Marchegiani: «Dai tecnici parere negativo alla torretta»

SAN BENEDETTO - La consigliera di minoranza rende noto che, secondo i tecnici comunali, in Via Pomezia si potrebbe realizzare un magazzino frigorifero sviluppandosi in estensione, piuttosto che in altezza, e quindi senza ricorrere a varianti
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Annalisa Marchegiani

 

di Giuseppe Di Marco

 

Niente torretta in Via Pomezia: il magazzino frigorifero di Via Pomezia può essere realizzato in totale adesione al piano regolatore, senza prevedere deroghe all’altezza massima. Sarebbe questo, come riporta Annalisa Marchegiani, il parere dell’ufficio urbanistica alla proposta, presentata l’anno scorso da una società, di realizzare un impianto di stoccaggio alimentarePorto d’Ascoli.

 

La consigliera, in particolare, ha depositato un’interrogazione con cui chiede al sindaco di chiarire ogni singolo aspetto procedimentale relativo alla richiesta del titolo edilizio in variante urbanistica. A giugno, una società depositava un’istanza per la realizzazione di un impianto frigorifero alimentare in Via Pomezia, costruendo una torretta di circa 28 metri, in deroga al piano regolatore, che per quella zona prevede un’altezza massima di 11 metri. Il primo capitolo è andato in scena il 28 febbraio, con la riunione della conferenza dei servizi nella quale il Comune ha affermato di dover ancora redigere il proprio parere.

 

Il 14 marzo, spiega la Marchegiani, i tecnici del settore comunale affermavano che non risultava agli atti alcuna valutazione istruttoria sulla mancanza «di aree destinate all’insediamento di impianti produttivi, o l’insufficienza delle aree esistenti rispetto alle esigenze del piano di sviluppo aziendale», così come non risultava «attivata la procedura per il pagamento del contributo straordinario» e infine che, dalla documentazione allegata al progetto, risultava «una superficie coperta pari al 42,98%, inferiore alla massima ammissibile e, quindi, senza alcuna necessità di deroga in altezza». Inoltre, veniva precisato che l’Amministrazione non aveva previsto un documento di indirizzo utile a valutare gli interventi edilizio-urbanistici proposti in variante da privati.

 

Morale della favola: il magazzino frigorifero può essere costruito senza derogare all’altezza massima di 11 metri, dato che questo può essere fatto con uno sviluppo in pianta di circa 8.500 metri quadrati, senza ricorrere ad alcuna variante. Va ricordato che l’Amministrazione ha dichiarato di non voler dare seguito a varianti prima di avere in mano un nuovo strumento di programmazione urbanistica.


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