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In bilancio avanzano 6 milioni, il Pd: «Siano investiti nella riqualificazione delle strade»

SAN BENEDETTO - Risultato positivo nell'ambito delle somme "risparmiate" dal 2023. Ma Alessandro Marini frena: «No alle manifestazioni inutili, bisogna spendere per migliorare la vivibilità della Riviera»
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Antonio Spazzafumo e Alessandro Marini

 

di Giuseppe Di Marco

 

L’avanzo di bilancio 2023 amm0nta ad oltre 6 milioni: il risultato viene salutato come un successo storico da parte dell’Amministrazione comunale, che conta di utilizzare le somme “risparmiate” nelle opere pubbliche più importanti e sentite dalla città. Non mancano le critiche, come quelle del Pd, che esorta il vertice dell’ente ad utilizzare queste risorse per migliorare il grado di vivibilità della Riviera.

 

Per la precisione, l’avanzo ammonta a 6.017.814,49 euro. Ad esprimere soddisfazione è direttamente il sindaco Antonio Spazzafumo: «Per la prima volta – commenta il primo cittadino – il lavoro di gestione e ottimizzazione delle risorse finanziarie dell’ente, svolto in sinergia con l’area Risorse, ci ha permesso di ottenere un avanzo di bilancio importante che ci permetterà nei prossimi mesi di fare investimenti mirati per la nostra città e per il futuro dei cittadini».

 

L’avanzo attuale è stato ottenuto, soprattutto, grazie allo svincolo di fondi precedentemente accantonati. Nello specifico, dal Fondo Garanzia Debiti Commerciali è stato liberato l’accantonamento degli anni precedenti pari a 1.630.920,24 euro, grazie alle azioni implementate dall’area Risorse che hanno consentito il ripristino del corretto indicatore di tempestività dei pagamenti. C’è poi il Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità, dal quale sono stati liberati 3.495.314,45 euro grazie alla riduzione del grado di inesigibilità dei crediti. I restanti 891.579,80 euro sono stati generati grazie al concorso tra economie di spesa, maggiori entrate e una buona giacenza di cassa finale.

 

Dal momento che non si sa ancora come questi soldi verranno spesi, la minoranza si fa sentire: per il Pd, infatti, i 6 milioni avanzati dovranno finanziare opere per il miglioramento della città. «Confidiamo – scrive il presidente del Circolo Nord Alessandro Mariniche la pezza non sia davvero peggio del buco e che si decida di investire questo vero e proprio tesoro non in spettacoli di burlesque, in calendari di dubbio gusto o nelle ennesime rosticcerie a cielo aperto che affliggono puntualmente il salotto buono della città che nulla lasciano e nulla portano».

 

Continua il democrat: «Asfalti colabrodo, marciapiedi inesistenti o caratterizzati da crateri, aiuole spoglie e piene di erbacce, cumuli di rifiuti, lampioni non funzionanti e arredi devastati dai vandali o dall’inesorabile trascorrere del tempo sono sotto gli occhi di tutti e di certo non è la lista delle toppe già portate a termine che puntualmente viene sbandierata da qualche zelante consigliere a poter permettere di considerare come affrontate le questioni».

 

Marini fa notare che le principali arterie a nord di San Benedetto, come ad esempio Via Ferri, Via Calatafimi, Via Manzoni, Via San Martino, Via Alfieri, Via Marradi e le relative traverse si trovano in condizioni di dissesto: «I marciapiedi si stanno lentamente sgretolando e molte aiuole sono solo ricettacolo di deiezioni canine e erbacce. C’è Piazza Ancona che ancora attende l’agognata riqualificazione, così come la piazzetta intitolata ad Andrea Pazienza. E ci limitiamo solo a qualche esempio, visto che l’elenco, da nord fino a sud, potrebbe riempire l’equivalente di una intera enciclopedia».


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1 commento

  1. 1
    Fausto Paolini il 11 Aprile 2024 alle 16:09

    io avrei vergogna a diffondere certi dati di economia.
    A porto d’ascoli saremo ancora con le buche del sottopasso di via mare per tutta ,’estate.
    I soloni comumali hanno addirittura interessato l ‘università per capire perchè percola acqua????
    eppure il comune è dotato di ingegneri,architetti,geometri ecc ecc
    Ma si preferisce buttare 15.000 euro per un parere dell’università di Chieti quando nella zona è chiara la spinta della falda i luoghi di penetrazione e le motivazioni.
    Cosa serva l’universita nessuno lo sa.
    Per riparare occorrerebbero 16.000 euro + iva per riasfaltare tutto previa eliminazione di quanto deteriorato occorrono 19.000. euro.
    In comune manca il pater familias come in ogni casa che bada alla economia comune.
    Pensate che sono circa 7 anni che riparano le buche con asfalto a freddo ,che come noto, non fa presa su supporto bagnati….ma se ne fregano e continuano occupando 2-3 volte òa settimana.
    camion multiservizi
    3 operai della multiservizi che lavorano ridendosela sapendo l’inutilità dell’intervento
    3 vigli urbani per bloccare il traffico..
    Moltiplicando il costo orario degli addetti manodopera e materiali buttati per anni e anni ,viene una cifra degna di essere segnalata alle Iene..lo faremo di sicuro
    Bravi continuate—–

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