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“Fare spazio”, il Premio Osvaldo Licini by Fainplast ospita la personale di Alfredo Pirri

ASCOLI - Mercoledì 24 aprile alle 17,30 la Bottega del Terzo Settore farà da cornice all’inaugurazione della mostra dedicata all’artista cosentino, aperta gratuitamente al pubblico fino al prossimo 7 luglio e incentrata su disegno e progettazione
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Sulla scia degli importanti risultati ottenuti nell’ambito di un progetto dedicato all’arte e al ricordo di uno dei suoi migliori esponenti sul territorio, il Premio Osvaldo Licini by Fainplast promuove una nuova tappa all’insegna del disegno, espressione artistica particolarmente cara all’indimenticato maestro di Monte Vidon Corrado.

 

Mercoledì 24 aprile, alle ore 17,30, la Bottega del Terzo Settore ospiterà l’inaugurazione della personale dedicata ad Alfredo Pirri, che fino al prossimo 7 luglio animerà le sale dello Spazio Premio Licini di rua David d’Ascoli, luogo cardine per il Premio, che tradizionalmente ospita autorevoli esponenti dell’arte italiana con più di 64 anni, in riferimento dell’età di Licini al momento della sua morte.

Alfredo Pirri

 

La mostra, dal titolo “Fare Spazio. Progetti e disegni di Alfredo Pirri”, prosegue così nel percorso avviato con l’esposizione dedicata a Maurizio Mochetti, approfondendo ulteriormente l’indagine sulle radici della produzione artistica dei grandi maestri italiani e il ruolo del disegno come elemento fondamentale e motore ispiratore del processo creativo artistico.

 

L’ARTISTA – Richiamando l’idea che attraverso l’arte si possa espandere sia lo spazio fisico che quello mentale contribuendo alla formazione e alla definizione della nostra identità, il Premio Osvaldo Licini by Fainplast presenta al grande pubblico disegni e progetti dell’artista cosentino all’indomani del conferimento della laurea honoris causa in Architettura, con lo stesso artista a sottolineare come il disegno non sia solo utile a superare le difficoltà tecniche e concettuali, fungendo bensì anche da custode dell’opera stessa.

 

Il disegno e la progettazione, infatti, rivestono un ruolo cruciale per Pirri, che fin dagli anni ’80 ha esplorato una vasta gamma di linguaggi artistici. La capacità di sintesi del disegno permette all’artista di stabilire connessioni tra pittura e scultura, architettura e installazione.

 

Le opere di Pirri trasportano il visitatore in un viaggio attraverso il tempo e lo spazio, connettendolo alle radici profonde dei luoghi che abita. Attraverso i progetti e i disegni esposti nella mostra è possibile afferrare un frammento della vasta narrazione dell’artista, che abbraccia la storia dei luoghi e la nostra personale storia, intrecciandole in un delicato equilibrio tra memoria e visione futura.

Passi, 2021, Sala Ipostila, Castello Maniace, Siracusa

 

LA MOSTRA – Rispetto alla mostra precedente, lo spazio è stato ampliato includendo non solo il terzo piano, ma anche la terrazza e una sala del piano sottostante.

 

In particolare, al secondo piano i visitatori potranno approfondire il lavoro di Pirri attraverso video e foto delle sue opere, immergendosi ulteriormente nel processo creativo dell’artista. Al terzo piano, invece, saranno esposti i progetti, i quaderni, i plastici e le installazioni insieme a diverse opere inedite, mentre in terrazza sarà allestita un’installazione luminosa.

 

La mostra riunisce le tre componenti fondamentali del fare arte: l’ideazione, la progettazione e la realizzazione. L’ideazione è resa visibile attraverso una serie di bozzetti, acquerelli e quaderni di appunti. La progettazione, con il suo sviluppo tecnico, è rappresentata da disegni tecnici e plastici. La parte realizzativa, infine, è evidente in una sorprendente installazione, “All’imbrunire” posizionata nella parte più alta del palazzo, sul terrazzo del terzo piano, che attraverso la luce interagisce direttamente con la città riuscendo a mantenere nel contempo l’intimità di uno spazio privato.

 

Nella mostra sono presenti anche quattro sorprendenti disegni in bianco e nero della serie “Passi“, opere che mostrano grandi installazioni composte da specchi collocati sul pavimento in diversi luoghi della penisola. Due opere si riferiscono all’installazione realizzata a Siracusa nel 2021 nella Sala Ipostila del Castello Maniace, mentre le altre due mostrano l’intervento nel Chiostro del Bramante a Roma nel 2022, in occasione della mostra “Crazy”.

Sala Cielo, 2021, Teatro Kursaal, Bari

 

La serie, nata nel 2003 presso la Certosa di Padula, rende visibili e udibili i passi e l’esperienza del camminare, sottolineando la relazione tra la nostra identità con i luoghi che normalmente non riusciamo a percepire. Anche i disegni esposti mostrano lo stratificarsi del tempo: le crepe sugli specchi tracciano una sorta di sentiero domestico che scava, riflette e moltiplica i luoghi dal suo interno.

 

A proposito di luoghi, attraverso i disegni preparatori e un grande dipinto utilizzato per realizzare le vele di copertura, in mostra si evidenzia la Sala Cielo del Teatro Kursaal di Bari, un’opera suggestiva e capace di creare relazioni tra il mare, la città e il cielo.

Compagni e Angeli, 2023, Bari

 

Nella sala più piccola della mostra, inoltre, sarà esposta una selezione di materiali che comprendono disegni preparatori, i quaderni con le idee e due plastici concepiti per la realizzazione dell’installazione “Compagni e Angeli“, destinata ad essere esposta in diverse sedi a Turi (Bari), Tirana e Roma. L’opera prende il titolo da una celebre lettera di Antonio Gramsci scritta dal carcere e consiste in un lavoro architettonico installativo che evoca un senso di ascensione e fuga, in contrasto con le condizioni carcerarie di Gramsci.

 

Di fronte a questi elementi, sono esposti disegni preparatori inediti e alcuni acquerelli dell’installazione temporanea “Fuoco-Cenere-Silenzio“, presentata al Circo Massimo di Roma tra la notte del 31 dicembre 2020 e il primo dell’anno successivo. Le sei torri in cemento bucato, simili a tubazioni fognarie, si trasformarono in fornaci durante quella notte solitaria, nel pieno del lockdown e senza spettatori.

 

Il colore e il materiale esaltano le diverse sfumature della città e fertilizzano il terreno per una nuova rinascita, trasformando ogni elemento in un nutrimento per il futuro.

 

La mostra si conclude con una serie di opere che precedono l’intervento installativo sulla copertura del Teatro del Maggio Fiorentino a Firenze, denominato “Prospettive con Orizzonti“. Vengono presentati cinque grandi acquerelli che evidenziano il ritmo musicale dei volumi e le variazioni cromatiche determinate dalla luce nel corso della giornata, insieme a progetti preparatori e tecnici. Inoltre, sono esposti due gioielli unici creati dall’artista utilizzando tappi di gin piegati.

 

La mostra sarà visitabile gratuitamente fino al 7 luglio 2024. Per ulteriori informazioni è possibile contattare telefonicamente i referenti dello Spazio Premio Licini (Andrea 349.1572960; Alessandro 388.7445833), dopo le 17, o all’indirizzo e-mail artecontemporaneapicena@gmail.com

 


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