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Massimo Alberti e Emanuele Colonnelli: da Singapore agli States, i cervelli ascolani brillano nel mondo

NEL GIRO di due giorni, due riconoscimenti internazionali per i giovani professionisti piceni: uno col premio “Start-up - l'innovazione che parla italiano”, l'altro con la "Carlo Alberto Medal" 
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Massimo Alberti e Emanuele Colonnelli

 

Dall’economia alla bio-ingegneria, le capacità “Made in Piceno” apprezzate e premiate nel mondo.

Emanuele Colonnelli, 37 anni, ha vinto la “Carlo Alberto Medal”. Il primo giungo la cerimonia, a Torino durante il Festival Internazionale dell’Economia.

Mentre l’ascolano Massimo Alberti, 43 anni, impegnato in Asia, è stato premiato per una sua ricerca pensata per restringere, progressivamente, le sperimentazioni sugli animali da laboratorio.

Vediamo meglio le loro storie.

Una speciale commissione di professori, in rappresentanza delle più prestigiose Università americane (Chicago Booth, Yale, NYU, UCLA, Stanford , MIT) , ha assegnato il prestigioso riconoscimento ad Emanuele Colonnelli, studi superiori fatti ad Ascoli, all’Istituto “Umberto I”, Laurea Triennale a Siena e Magistrale alla Bocconi, per poi volare in America per proseguire gli studi che gli hanno aperto le porte di una brillante carriera accademica, come professore associato di Finanza della Chicago Booth, attualmente in visiting presso Harvard HBS.

Il premio che riceverà è stato istituito nel 2007 dal Collegio Carlo Alberto che, con cadenza biennale, premia l’economista italiano “under 40” che si è maggiormente distinto per i risultati ottenuti nella ricerca.

Colonnelli si era già messo in luce durante il dottorato a Stanford avendo avuto riconoscimenti importanti come il premio Kauffman Dissertation Fellows , AQR , Mortara Fellowship.

 

Massimo Alberti alla consegna del premio con il ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini (Foto sito ministeriale)

Mentre Massimo Alberti ha ricevuto il premio “L’innovazione che parla italiano”, quale riconoscimento dell’alto valore innovativo di Startup Tecnologiche che operano all’estero e fondate da cittadini italiani. È la prima volta che tale premio, arrivato alla sesta edizione, viene assegnato a uno startupper che risiede in Asia.

Massimo Alberti è fondatore e Ceo di “Revivo BioSystems”, una azienda specializzata nella combinazione di microfluidica, ingegneria dei tessuti e proteomica per creare dispositivi organ-on-chip che riproducono tessuti umani in laboratorio. Sotto di lui, REVIVO BioSystems ha lanciato la prima piattaforma dinamica di modelli in vitro 4D, che fornisce dati preclinici accurati per l’industria cosmetica, nutraceutica e farmaceutica.

Ha promosso una crescita aziendale con partnerships globali, ha reclutato e guidato un team di oltre 10 ingegneri, scienziati, ed esperti commerciali e ottenuto riconoscimenti per il suo lavoro innovativo nel ridurre test su animali.
Nato ad Ascoli, ha studiato Ingegneria Biomedica al Politecnico di Milano. Arrivato a Singapore nel 2014, come Research Fellow e Scientist presso l’Agenzia per la Scienza, Tecnologia e Ricerca (A*STAR) ha sviluppato e brevettato tecnologie organ-on-chip e ha maturato ulteriormente il suo spirito imprenditoriale culminato con l’azienda da lui fondata oltre 5 anni fa.

 


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