facebook rss

Palermo-Ascoli 2-2: Caligara evita la sconfitta in pieno recupero, ma al Picchio adesso serve un miracolo

SERIE B - I bianconeri conquistano un punto al "Barbera", davanti a 171 encombiabili tifosi, che non cambia molto ai fini salvezza: il Picchio non è più padrone del proprio destino. Per guadagnarsi l'accesso ai playout occorrerà battere il Pisa e sperare nei contemporanei passi falsi di Ternana e/o Bari negli ultimi decisivi 90 minuti. Pesano sul terreno di gioco dei rosanero gli errori da matita blu della retroguardia
...

di Salvatore Mastropietro

 

L’Ascoli evita la sconfitta a Palermo con una prodezza balistica di Caligara, ma non migliora la propria situazione ai fini salvezza. In vista degli ultimi decisivi novanta minuti, in programma venerdì alle 20,30, infatti, la squadra di Massimo Carrera non è più totalmente padrona del proprio destino: occorrerà battere il Pisa e sperare, contemporaneamente, nei mancati successi di Bari e/o Ternana (rispettivamente 1-1 contro il Cittadella e 1-0 contro il Catanzaro) per guadagnarsi almeno la possibilità dei playout. Situazione molto complicata, dunque, ma la Serie B insegna che nel gioco degli incroci delle dirette concorrenti nulla è affatto scontato.

 

Al “Renzo Barbera”, davanti a 171 encomiabili tifosi, la strada del Picchio si è messa in salita dopo appena cinquanta secondi con il vantaggio casalingo di bomber Brunori. Al 27′ ecco l’incornata di Caligara a riportare il match in parità prima del 2-1 di Soleri. Decisivi gli errori difensivi da matita rossa della retroguardia bianconera. Poi, nel finale, ecco il gol del numero 10 a riportare qualche speranza al Picchio.

 

LE PREMESSE – Rispetto alle attese della vigilia mister Massimo Carrera opta per diverse sorprese. La principale è lo schieramento del 2005 Tarantino dal 1′ come unica punta. A suo supporto, nel 3-4-2-1, ci sono Caligara e Zedadka. A centrocampo Valzania vince il ballottaggio con Giovane, mentre sull’out di sinistra c’è Celia. In casa Palermo, Mignani preferisce il giovane Desplanches a Pigliacelli tra i pari. Al centro della difesa c’è l’esperto Lucioni, mentre la coppia offensiva nel 3-5-2 è formata da Soleri e Brunori.

IL PRIMO TEMPO – Pronti, via ed il Palermo trova il gol del vantaggio. Dopo appena cinquanta secondi Soleri vince un contrasto con Botteghin e serve Brunori che, tutto solo davanti a Vasquez, riesce a piazzare il pallone sotto la traversa. Esultanza dei rosanero davanti ad un “Barbera” in clima di contestazione dopo i recenti risultati negativi della formazione siciliana. I bianconeri accusano il colpo e si vedono soltanto al minuto 8, quando una sponda di Tarantino da buona posizione non trova alcuna deviazione utile. Al 13′ gli uomini di Mignani sfiorano il gol del raddoppio: Brunori mette a rimorchio per Diakite, che colpisce indisturbato di destro dal limite dell’area; il suo tentativo termina alto di un soffio. Intorno al 15′ il march viene sospeso per qualche minuto a causa del lancio di petardi dalla Curva di casa. Proprio nel momento migliore dei padroni di casa, tuttavia, il Picchio riesce a pareggiare i conti: perfetto cross di Celia da sinistra e incornata di Caligara che si insacca nell’angolo alto della porta difesa da Desplanches. L’equilibrio dura soltanto pochi minuti: bastano sei minuti, infatti, al Palermo per riportare il match sui propri binari. Botteghin ancora troppo leggero in marcatura su Segre, che serve in rovesciata un Soleri che, a due passi da Vasquez dopo aver sorpreso un distratto Bellusci, fa 2-1. Gli uomini di Carrera provano una reazione, senza trovare alcun guizzo. Dopo cinque minuti di recupero l’arbitro Di Bello manda tutti negli spogliatoi.

IL SECONDO TEMPO – L’Ascoli non riesce a trovare una reazione nella prima parte della ripresa. Per questo, Carrera prova a dare una scossa ai suoi operando un triplo cambio al 57′: Masini, Rodriguez e Nestorovski al posto di Valzania, Di Tacchio e Tarantino. Timido tentativo di Caligara al 66′ ben controllato in presa bassa da Desplanches. Non ha diversa sorte una conclusione di D’Uffizi dai venti metri al 70′. Più pericoloso al 73′ si rende Nestorovski, che calcia di prima intenzione un pallone vagante in area di rigore: respinge Desplanches. Spinge l’Ascoli, che si fa vedere nuovamente al 75′ quando Ceccaroni risulta provvidenziale deviando in corner un tentativo di D’Uffizi. Il Palermo mette di nuovo la testa fuori dalla propria metà campo al minuto 84, quando Vasquez si fa sfuggire un tiro dalla distanza di Segre: per sua fortuna la sfera sbatte sul palo e non oltrepassa la linea di porta. Proprio quando tutto sembra apparecchiarsi per una sconfitta, ecco il colpo da maestro di Caligara: spettacolare tiro di controbalzo dai venti metri che si infila alla destra di un incolpevole Desplanches.

PALERMO (3-5-2): Desplanches; Nedelcearu (37’st Stulac), Lucioni, Ceccaroni (37’st Marconi); Diakitè, Segre, Gomes (11’st Henderson), Ranocchia (21’st Di Francesco), Lund; Soleri, Brunori (37’st Mancuso). A disposizione: Pigliacelli, Kanuric, Graves, Buttaro, Traorè, Insigne. Allenatore: Mignani

ASCOLI (3-4-2-1): Vasquez; Bellusci, Botteghin, Mantovani; Falzerano (36’st Duris), Valzania (12’st Rodriguez), Di Tacchio (12’st Masini), Celia (19’st D’Uffizi); Caligara, Zedadka; Tarantino (12’st Nestorovski). A disposizione: Viviano, Bolletta, Vaisanen, Quaranta, Adjapong, Giovane, Streng. Allenatore: Carrera

Arbitro: Di Bello di Brindisi (assistenti Ceccon di Lovere e Politi di Lecce, quarto ufficiale Milone di Taurianova, Var Paterna di Teramo, Avar Muto di Torre Annunziata)

Reti: 1’pt Brunori (P), 27’pt e 47’st Caligara (A), 33’pt Soleri (A)

Note: ammoniti Diakite (P), Di Tacchio (A), Henderson (P), Lucioni (P). Recupero 5’+5′


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page


Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati




X