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Capriolo intrappolato in un terreno recintato a Porto d’Ascoli: salvato e riportato nel suo habitat naturale

SAN BENEDETTO - Si è trattato di un'operazione dalla Polizia Provinciale in sinergia con il Servizio Veterinario dell’Ast Ascoli, del Nucleo Carabinieri Forestale della Riviera e del Centro Recupero Animali Selvatici di Fermo. Fondamentali le segnalazioni e l'aiuto dei residenti della zona
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Un capriolo, rimasto intrappolato in un terreno incolto recitato e dal quale non riusciva più ad uscire, vicino alla stazione ferroviaria di Porto d’Ascoli, in Via Esino, è stato recuperato con un’operazione compiuta dalla Polizia Provinciale in sinergia con il Servizio Veterinario dell’Ast Ascoli, del Nucleo Carabinieri Forestale di San Benedetto e del Centro Recupero Animali Selvatici di Fermo.

Già da qualche giorno, il cucciolo – un maschio di circa due anni – era stato visto vagare tra la Sentina e l’area urbana, una situazione che poneva il piccolo animale in una situazione di pericolo anche per la presenza dell’adiacente linea ferroviaria.

La vicenda ha invece avuto un lieto fine grazie all’abilità e alla professionalità degli operatori prontamente intervenuti nonché grazie alla disponibilità e collaborazione degli abitanti della zona che, allertate le strutture sanitarie e le altre forse di polizia, hanno fornito una rete da pesca risultata fondamentale per il recupero dell’animale.

Si sono rivelate complesse le modalità di intervento, coordinate dalla dottoressa Erika Ciarrocca del Servizio Veterinario dell’Ast picena: l’animale è stato infatti fatto entrare docilmente in una gabbia improvvisata e, una volta anestetizzato, è stato consegnato al Centro Recupero Animali Selvatici di Fermo. Dopo gli opportuni controlli veterinari, il capriolo ripresosi completamente, è stato liberato in un’area boschiva adeguata.

La veterinaria ed il comandante della Polizia Provinciale Eugenio Vendrame hanno auspicato una sempre maggiore sinergia tra tutti gli enti preposti a tutela della fauna e dell’ambiente.


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