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Davanti al giudice gli ultrà dell’Ascoli arrestati, due erano già gravati da Daspo, rispondono tutti di resistenza a pubblico ufficiale

ASCOLI - La Procura contesta loro anche violazioni alle norme sulla legge riguardante la violenza in occasione di manifestazioni sportive
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di Peppe Ercoli

Ci sono anche due soggetti già colpiti di Daspo fra i quattro ascolani posti agli arresti domiciliari per la violenza scatenata venerdì sera all’esterno dello stadio Del Duca al termine della partita di calcio Ascoli-Pisa valida per l’ultimo turno del campionato di serie B che ha sancito la retrocessione della squadra bianconera in serie C dopo 9 anni (leggi qui).

I quattro compariranno domani (mercoledì 15 maggio) in tribunale davanti al giudice delle indagini preliminari Annalisa Giusti per l’udienza di convalida dell’arresto operato dagli agenti della Questura di Ascoli all’esito degli approfondimenti svolti visionando le telecamere di sicurezza dello stadio Del Duca. In vista altri provvedimenti, considerato che sono molti di più i soggetti autori del lancio di petardi, sassi, mattoni e altro che hanno causato tanti danni materiali, ma soprattutto il ferimento, seppur in maniera lieve, di una quindicina di poliziotti.

Davanti al giudice compariranno un 29enne, un 35enne, un 21enne e 22enne, tutti residenti in Ascoli. Sono accusati di resistenza a pubblico ufficiale e violazioni delle norme della legge 401/89 riguardanti i fenomeni di violenza durante manifestazioni sportive. Per due c’è anche l’aggravante di aver agito nonostante fossero gravati da Daspo.

I primi tre sono stati identificati grazie alle immagini video. Il 22enne è stato invece fermato già venerdì sera. Era stato individuato come uno dei partecipanti all’attacco avvenuto all’altezza del bar dello Sport (seriamente danneggiato) agli agenti del reparto mobile di Senigallia. Nell’indietreggiare, cercando di sottrarsi alla carica di alleggerimento degli agenti, il ragazzo è inciampato su uno scooter parcheggiato, è caduto ed è stato quindi preso in consegna dai poliziotti che lo hanno fatto medicare dal personale sanitario del presente al Del Duca. Ci sono stati ulteriori momenti di tensione e solo quando hanno saputo che era stato poi lasciato libero i facinorosi hanno abbandonato il piazzale dello stadio.


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