facebook rss

“Il benessere a tavola”, ecco le buone pratiche alimentari

ASCOLI - Il convegno organizzato dalla Cna all'istituto agrario "Ulpiani". Confronto tra esponenti del mondo delle imprese, medici e professionisti della nutrizione, rappresentanti delle istituzioni e studenti. I numeri del settore agroalimentare piceno
...

 

Le buone pratiche alimentari protagoniste sulla tavola dell’Istituto di Istruzione Superiore “Celso Ulpiani”, che nella mattinata di venerdì ha promosso un convegno della Cna, con il patrocinio dell’Ast di Ascoli Piceno e della Regione Marche.

Il dottor Mariani

 

Il benessere a tavola” è il nome del format, moderato dal direttore Francesco Balloni, che l’associazione territoriale di Ascoli ha scelto di proporre per sensibilizzare gli addetti ai lavori di domani sulla necessità di adottare uno stile di vita sano a partire da una corretta alimentazione.

 

Un proficuo confronto tra esponenti del mondo delle imprese, medici e professionisti della nutrizione, rappresentanti delle istituzioni e studenti, uniti nel ribadire la necessità di valorizzare i prodotti e le eccellenze del territorio per garantire un futuro roseo al comparto agroalimentare e tutelare la salute dei consumatori.

 

Di fronte a una platea attenta e numerosa, composta dagli studenti delle classi seconde, la presidente Cna Arianna Trillini, il segretario Cna Marche Moreno Bordoni, il dirigente scolastico Rosanna Moretti e il sindaco Marco Fioravanti hanno introdotto i lavori del convegno, poi impreziosito dagli interventi del presidente nazionale Cna Ristoratori Antonio Scipioni, della presidente nazionale Cna Agroalimentare Francesca Petrini, dell’assessore regionale Andrea Maria Antonini, della nutrizionista dell’Ast di Ascoli Piceno Benedetta Rosetti e del dottor Mauro Mario Mariani.

 

Se da un lato la filiera agroalimentare italiana, dalla produzione alla ristorazione, rappresenta una delle più alte espressioni del made in Italy nel mondo, dall’altro costituisce un’indiscutibile garanzia di qualità e sicurezza dei prodotti che ogni giorno finiscono sulla nostra tavola. In questo senso, grazie alle bontà della sua terra, il Piceno può vantare un comparto d’eccellenza che tuttavia deve fare i conti con una serie di preoccupanti criticità sul piano economico e climatico.

 

In questo senso, le ripercussioni sul territorio sono piuttosto evidenti: dal 2019 al marzo 2024, il numero di aziende attive in provincia di Ascoli nel settore delle coltivazioni agricole e della produzione di prodotti animali è diminuito da 3.622 a 3.043, con un calo di oltre il 15%.

Francesco Balloni

 

Anche il settore del commercio sembra aver risentito la grave crisi che imperversa sulla filiera dell’agroalimentare, dato che le attività dedite al commercio all’ingrosso di prodotti alimentari e bevande sono passate da 182 a 158 nel giro di quasi 5 anni, mentre il commercio al dettaglio in esercizi non specializzati con prevalenza di prodotti alimentari e bevande registra un ulteriore calo di 52 unità, passando dalle 242 imprese attive nel 2019 alle 190 registrate a marzo 2024. In calo anche i servizi di ristorazione, che nello stesso arco temporale assiste alla perdita di 78 aziende (1.395 nel 2019, 1.317 lo scorso marzo), mentre le industrie alimentari (lavorazione e conservazione di carne, pesce, frutta e ortaggi, prodotti caseari e da forno) hanno retto l’urto della crisi, con le 295 aziende attive a marzo 2024 a far segnare un lieve aumento rispetto alle 287 del 2019.

 

Per dare nuova linfa al settore, la CNA di Ascoli Piceno ritiene indispensabile valorizzare una filiera corta, meno globalizzata e fortemente legata al territorio, al riparo da speculazioni finanziarie che premiano solo le aziende più grandi e multinazionali. In questo modo, da autentici custodi della tradizione e garanti della sicurezza alimentare, gli artigiani agricoltori locali potrebbero trainare il comparto verso un futuro più sostenibile, valorizzando i sapori tipici del Piceno e tutelando la salute dei consumatori.

 

Una posizione messa in evidenza anche dalla dottoressa Rosetti, che per l’occasione ha illustrato ai ragazzi i principi del piatto sano e della dieta mediterranea in relazione alle buone abitudini alimentari dei giovani, e dal dottor Mariani, angiologo e “mangiologo” che nel suo coinvolgente intervento ha ribadito la necessità di “vivere a colori” attraverso uno dei suoi insegnamenti più celebri, che prende spunto dal prefisso telefonico di Ascoli: 0736, che sta per 0 sigarette, frutta e verdura 7 volte e 36 minuti di esercizio fisico all’aria aperta al giorno.

 

 


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page


Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati




X