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La Fondazione Fabiani ricorda Antonio Mancini, l’autore del Cristo Redentore

ASCOLI - Venerdì 24 maggio una “passeggiata vagabonda” in onore dello scultore ascolano, autore di uno dei monumenti più amati della città, realizzato nel 1954 per celebrare il decennale della liberazione dai nazifascisti. Focus sulla Collina del Sacro Cuore e sulla via crucis in travertino posizionata lungo il tragitto
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Ascoli vista dal Redentore

 

di Gabriele Vecchioni

(foto di Franco Laganà)

 

Venerdì 24 maggio appuntamento alle ore 17 per la salita al Redentore dal bivio di via Collina Sacro Cuore con via Ciotti. La benemerita Fondazione Fabiani organizza una delle sue ”Passeggiate vagabonde” fino alla statua del Redentore che, come la statua (in stile art déco) del Cristo del Corcovado di Rio de Janeiro, nel Parco Nazionale della Tijuca, allarga le braccia sulla città dalla Collina del Sacro Cuore.

Il Cristo Redentore e una Stazione della Via Crucis (foto Vecchioni)

 

Per arrivare alla base della statua e ammirare lo splendido panorama a 360 gradi, si deve percorrere un breve itinerario, una tortuosa strada in salita scandita dai bassorilievi della Via Crucis scolpiti nel travertino dallo scultore Antonio Mancini (1912-1997). L’artista realizzò il monumento al Redentore nel 1954, per celebrare il decennale dell’avvenuta liberazione della città picena dai nazifascisti, avvenuta il 14 giugno 1944, giorno dedicato alla festa del Sacro Cuore. Qualche anno, lo stesso Mancini realizzò le stazioni della Via Crucis, alle quali Enzo Morganti, nome storico della fotografia ascolana, dedicò un volumetto nel 2018.

 

La passeggiata, adatta a tutti, ripercorrerà idealmente l’itinerario della Passione di Gesù Cristo, seguendo le drammatiche immagini create dall’artista ascolano, per arrivare alla sommità del rilievo, dal quale lo sguardo spazia sull’intera città, i monti che la circondano, le zone viciniori dell’Abruzzo. Accompagneranno i partecipanti Fiorenzo Mancini, figlio dell’artista che ha realizzato l’opera, e il già citato Enzo Morganti. Presso la statua del Redentore sarà ricordata la figura del prof. Antonio Mancini (1912-1997), alle cui opere il prof. Luca Luna dedicò, nel 2002, uno studio approfondito.

Escursionisti lungo la salita

 

«L’iniziativa – spiega Franco Laganà, presidente della Fondazioni Fabiani – vuole porre di nuovo all’attenzione un’area poco frequentata da noi ascolani eppure di straordinaria bellezza per il suo valore sia storico che artistico e per la possibilità che offre di una visuale della città dal lato nord, proprio quello utilizzato dai nostri grandi artisti Carlo Crivelli e Simone De Magistris per immortalare Ascoli nei loro dipinti e dallo stesso architetto Emidio Ferretti nella famosa pianta del 1646».

La Deposizione (particolare)

 

«Lo scorso anno Gli Angeli del Bello hanno ripulito e sistemato tutta l’area che, purtroppo, è stata di nuovo colpita dal vandalismo, così come ci è toccato vedere adesso per Sant’Angelo Magno – continua -. Ma non demordiamo e, come volontariato, oltre a ripulirla cercheremo anche di portarci gente con questa passeggiata e altre iniziative, così come facciamo anche, dallo scorso anno, con il Giardino Ex-Fama. Certo, per il Redentore occorrerebbe che il Comune mettesse un impianto di videosorveglianza e, se poi sarà messo in sicurezza il sottostante ponte medievale sul Chiaro, si potrebbe creare un altro interessante itinerario cittadino con salita per via Collina Sacro Cuore.

Inaugurazione del restauro (23 maggio 2023)


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