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Il ministro Bernini ad Ascoli: «Lavoriamo di squadra per un’università sempre più vicina al territorio»

ASCOLI - L’esponente del Governo Meloni ha incontrato sostenitori e candidati di Forza Italia in vista della prossima tornata elettorale, soffermandosi su un tema particolarmente attuale in città. Simpatico siparietto finale di alcuni candidati alle prese con le sedute del Consiglio comunale
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di Federico Ameli

 

Ultimi giorni di campagna elettorali, ultime – almeno per ora – visite istituzionali di prestigio sotto le cento torri.

 

Dopo Giorgia Meloni, Matteo Salvini, Elly Schlein, Francesco Lollobrigida e Roberto Vannacci – solo per fare alcuni esempi – a fare tappa ad Ascoli alle porte della prossima tornata elettorale è il ministro dell’Università e della ricerca Anna Maria Bernini.

Alessandra Di Emidio, Donatella Ferretti, Marco Fioravanti, Anna Maria Bernini, Francesco Battistoni e Valerio Pignotti

 

Nel pomeriggio di oggi, martedì 4 giugno, il vertice del Mur ha incontrato sostenitori e candidati di Forza Italia nella Sala dei Savi di Palazzo dei Capitani, in compagnia del sindaco Marco Fioravanti, dell’assessore Donatella Ferretti, del coordinatore regionale di Forza Italia Francesco Battistoni, del coordinatore provinciale Valerio Pignotti e della responsabile del dipartimento delle Politiche sociali di Forza Italia Marche Alessandra Di Emidio.

 

Fulcro dell’incontro, ovviamente, le sorti e lo sviluppo in chiave universitaria di una città che, specie negli ultimi mesi, sta cercando di ritrovare una vena accademica mai realmente coltivata nei decenni passati. Un errore che Ascoli non può più permettersi di commettere, come sottolineato a più riprese dall’Amministrazione uscente e richiesto a gran voce anche dai molti giovani che, spostandosi altrove per studiare, tendono a trattenersi fuori città una volta terminati gli studi.

 

Di fronte a due spettatori di spicco come Gian Luca Gregori per la Politecnica delle Marche e Graziano Leoni per l’Università di Camerino, rettori dei due atenei presenti sul territorio, il ministro Bernini si è soffermata sui concetti chiave di rete e unità d’intenti, cuore pulsante di una strategia che punta a favorire il dialogo tra struttura universitaria e contesto di riferimento.

 

«Non esistono imprese impossibili, ma esiste la forza del network – sottolinea Bernini, prima di ricorrere a un esempio tipicamente calcistico – Lo slancio individuale ti può far vincere qualche partita, ma per arrivare alla Champions c’è bisogno di un lavoro di squadra, questo è il grande insegnamento del presidente Berlusconi.

 

Le università italiane sono una realtà straordinaria, di cui tutti dobbiamo essere orgogliosissimi. Purtroppo stiamo vivendo un inverno demografico tra i più lunghi della nostra storia. Per questo, gli atenei devono tarare volta per volta la loro azione sulle necessità del territorio e aprirsi al mondo esterno per elaborare una strategia condivisa.

 

Il Pnrr per me non deve essere una spesa, ma un investimento, attraverso il quale poter lasciare un’università e una ricerca migliori di quelle che avevamo, più strettamente interconnessi con il mondo che li circonda».

 

 

In un momento storico in cui il mondo della formazione e quello dell’occupazione faticano a convivere sulla stessa lunghezza d’onda, il ministro ha evidenziato la necessità di un confronto costante tra chi lavora e chi, un giorno neanche troppo lontano, sarà chiamato a raccoglierne l’eredità.

 

«Le università e le imprese interpretano le voci dei territori e devono dialogare in maniera sempre più intensa – prosegue – Spesso si sottovalutano gli investimenti dell’università sui giovani, quando invece il 40% delle iscrizioni è riservato alle borse di studio. Questo è welfare, questo l’investimento che va fatto, queste le concretezza che dobbiamo portare a casa.

 

Collaborando e non facendosi concorrenza si riesce a raggiugere un obiettivo, che peraltro è il senso della buona politica».

 

In chiusura, Bernini rivolge un pensiero a coloro che rappresenteranno il partito in vista della prossima tornata elettorale, sia a livello locale che internazionale: «Ringrazio i candidati alle amministrative e alle europee per l’atto di amore che hanno scelto di compiere».

 

A proposito di candidati, prima di lasciare la Sala della Ragione, tradizionale cornice dei Consigli comunali, alcuni esponenti di Forza Italia si trattengono simpaticamente qualche secondo in più per familiarizzare con l’ambiente. Qualcuno, per dovere di scaramanzia, si aggira tra i banchi dell’opposizione nel tentativo di esorcizzare una potenziale sconfitta, prima di rendersi conto di trovarsi invece nell’ala abitualmente riservata alla maggioranza.

 

Al di là di qualche veniale svista, nessun incidente da segnalare, grazie anche a una massiccia presenza di forze dell’ordine in sala e nella piazza sottostante.

 


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