Il 33enne di Colli del Tronto arrestato lo scorso 7 luglio con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale e detenzione di arma ha richiesto la “messa alla prova”. Difeso dall’avvocato Christian Schicchi, l’uomo è comparso davanti al tribunale di Ascoli per il processo per direttissima, riguardante esclusivamente l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale, mentre il procedimento per la detenzione del coltello, con cui aveva minacciato i carabinieri, verrà trattato separatamente.
L’arresto è avvenuto in seguito a una segnalazione che lo indicava come molesto in un bar di Castel di Lama, probabilmente a causa dell’assunzione di alcolici. Quando i carabinieri sono intervenuti per un controllo, il 33enne ha estratto un coltello, accompagnando il gesto con gravi minacce. Si sarebbe rivolto agli agenti con frasi del tipo:
«Non mi toccare che vi stacco la testa e me la mangio» e «Non mi toccate che vi ammazzo tutti e due». In particolare, ha indirizzato un insulto personale a uno dei carabinieri, dicendo:
«Pelato, vi massacro tutti e due».
Dopo aver minacciato gli agenti, l’uomo ha tentato di fuggire, ma è stato prontamente bloccato. Nonostante l’intervento delle forze dell’ordine, è riuscito a colpire i carabinieri con pugni e schiaffi, e a estrarre un pugnale, che ha poi gettato a terra mentre continuava a colpire gli agenti e i colleghi del Nucleo radiomobile, giunti sul posto per fornire rinforzo.
Alla fine, il 33enne è stato arrestato e posto agli arresti domiciliari presso la sua abitazione.
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