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Furti ai danni degli anziani, la storia di una nonnina: «Dopo tre anni ho ancora paura»

ASCOLI - Il racconto di una signora 84enne residente nel quartiere di Borgo Solestà. Dopo essere stata ingannata e derubata in casa ha sporto denuncia. Tre donne sotto processo: «Spesso mi chiedo come ho fatto a credere alle loro parole»
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Paura, tensione. Vecchi ricordi che tornano alla mente. Sono questi i sentimenti che può provare una persona anziana dopo essere stata truffata. Ne sa qualcosa Fiorella, una signora di 84 anni residente nel quartiere di Borgo Solestà ad Ascoli. E proprio nella sua casa, tre anni fa, è accaduto l’episodio.

 

Era il 3 settembre 2021. La signora si trovava affacciata sul balcone del suo appartamento al secondo piano, in compagnia della cagnolina, quando si è sentita chiamare dalla strada da tre donne. Conoscevano il suo nome e si sono finte amiche della nipote dell’anziana. Ed è stato proprio questo particolare che ha convinto la nonnina ad aprire la porta.

 

In realtà le donne erano lì per fare razzia. Una volta dentro, mentre una intratteneva la padrona di casa, l’altra portava via oro, carte, contanti e documenti nella camera da letto. La terza invece era rimasta davanti al portone dell’edificio per controllare. Dopo aver intascato il bottino, con la scusa di voler vedere un appartamento nello stabile dove potersi trasferire, le truffatrici se la sono data a gambe levate.

 

«Conoscevano addirittura il nome della mia cagnolina – racconta la donna – Una di loro mi ha detto che aveva appena sentito al telefono mia nipote e che a breve sarebbe tornata. Si sono finte sue amiche, dicevano che sarebbe tornata a momenti e io, convinta che fosse vero, ho aperto».

 

La povera anziana, una volta resasi conto dell’accaduto, ha chiamato in lacrime la nipote impaurita per ciò che era appena successo: «Sono andata subito in camera e non volevo credere a quello che stavo vedendo. La stanza era stata messa completamente a soqquadro. Ho chiamato mia nipote che ha subito contattato le forze dell’ordine e bloccato le carte ma ormai avevano già preso tutto».

 

La polizia è giunta nell’abitazione per i rilievi, ma delle donne non c’era più traccia. Grazie alle immagini delle telecamere di videosorveglianza del condominio si è notata la fuga delle donne a bordo di un’autovettura parcheggiata di fronte al palazzo. Ma qualche giorno dopo un’altra brutta notizia: le tre ladre erano riuscite a prelevare dalla carta un’ingente quantità di denaro da uno sportello di un ufficio postale di Sant’Egidio alla Vibrata.

 

Dalle indagini è stata poi scoperta l’identità delle donne: si tratta di tre giovani di etnia rom residenti a Villa Rosa e a Martinsicuro, nel Teramano, non nuove a questo tipo di reato. Le donne sono state denunciate ed è in corso un procedimento penale.

 

«Nonostante siano trascorsi tre anni, vivo ancora nell’angoscia – ha aggiunto Fiorella – Spesso mi chiedo come ho fatto a credere alle parole di queste donne. Il dispiacere più grande, oltre al danno economico, è stato quello di non avere più alcuni oggetti personali, preziosissimi a livello affettivo. Ricordi di una vita che purtroppo non potrò più avere indietro».

 

La donna è assistita dall’avvocato ascolano Fabio Giorgi.

 

«È importante prestare la massima attenzione e non aprire la porta agli sconosciuti – consiglia il legale – Spesso gli anziani cadono in inganno per i modi gentili con cui si presentano questi individui. Per chi ha subito un furto invece, è bene dare subito l’allarme, contattando le forze dell’ordine e farsi assistere da un legale di fiducia che possa fornire chiarimenti e supporto così da affrontare il tutto con una maggiore serenità».

 

Essere vittima di una truffa, soprattutto per una persona anziana, è un’esperienza estremamente spiacevole. C’è grande senso di colpa: molti incolpano se stessi per essere stati ingenui o troppo fiduciosi. Questo può portare a una profonda umiliazione e a una perdita di autostima. Per non parlare della vergogna, la paura di essere giudicati dagli altri, la rabbia e la tristezza non solo nella perdita del denaro ma soprattutto negli oggetti più preziosi a livello affettivo. Lo stress causato dalla truffa può aggravare problemi di salute preesistenti e spesso finisce per innescare anche nuovi disturbi, come l’ansia o la depressione.

 

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