facebook rss

Lavori in corso per l’ecomuseo di Castel Trosino: natura e storia si incontrano sulle rive del Castellano

ASCOLI - Nell’ambito del progetto “Riabitare i parchi”, il centro di educazione ambientale “Aula Verde” costituirà il fulcro di una serie di percorsi di carattere sensoriale e informativo, dedicati alla presenza longobarda e alla natura circostante. Previste delle modifiche per migliorare ulteriormente l’esperienza degli utenti nel rispetto dell’ambiente
...

 

di Federico Ameli

 

Tra i 90 milioni di euro ottenuti dall’Arengo, oltre agli ambiziosi piani messi in campo per dare nuova linfa al centro storico di Ascoli, c’è ampio spazio anche per la riqualificazione delle frazioni e del patrimonio naturale della città, da sfruttare appieno in chiave culturale e turistica.

Il ponte di legno che scavalca uno dei ghiareti del Castellano

 

È questo il punto di partenza del progetto “Riabitare i parchi”, che con 15 milioni di euro a disposizione nell’ambito del Pinqua consentirà di portare avanti una serie di corposi interventi di restyling in tutto il territorio comunale, Castel Trosino compreso.

 

La ben nota presenza longobarda e gli splendidi scorci del Castellano saranno  protagonisti di una riqualificazione che – è proprio il caso di dirlo – si preannuncia “sensazionale”. È questo l’aggettivo scelto dal Comune per il progetto “Sensazionale Park Castellano-Ecomuseo a cielo aperto dei 5 sensi”, che a partire dal Centro di educazione ambientale “Aula Verde” di Castel Trosino si svilupperà in una serie di percorsi dal carattere spiccatamente sensoriale e informativo.

 

In questo senso, il progetto redatto dall’architetto Giulio Ventura prevede la realizzazione di uno spazio interamente dedicato alla natura e al turismo, declinato a 360 gradi per rispondere alle esigenze di visitatori di ogni età. Dall’inclusività alla didattica, senza dimenticare la sostenibilità, l’escursionismo, l’enogastronomia e l’arte, le sponde del Castellano condurranno i frequentatori del parco alla scoperta di un ecomuseo a cielo aperto, da Castel Trosino fino a Porta Cartara e alle porte del centro storico.

Il sindaco Fioravanti consulta il progetto

 

A guidare i turisti lungo il percorso saranno dei totem informativi, realizzati rigorosamente in legno e materiali ecologici, che attraverso l’utilizzo di app e qr code dedicati ospiteranno le testimonianze di longobardi Doc – benché virtuali – pronti a condividere la propria storia, quella del borgo e del Castellano con visitatori e ascolani di oggi e di domani.

 

In attesa che la cooperativa Area Delta di Acquasanta porti a termine i lavori affidati lo scorso marzo per un valore complessivo di circa 170.000 euro, le principali novità riguardano i tre percorsi in fase di sviluppo, che nel corso delle prossime settimane subiranno alcune modifiche per rendere l’idea progettuale alla base del progetto più funzionale all’ambiente.

 

In particolare, una volta constatata la possibilità di ampliare l’originale tracciato senza danneggiare la vegetazione circostante, il percorso “Il Castellano e la sua storia” avrà una larghezza di 2 metri e una rampa di collegamento per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Allo stesso tempo, è prevista anche la realizzazione di un’area laboratoriale con una superficie in terra stabilizzata, in modo da garantire una fruizione ottimale anche ai visitatori con disabilità, con delle palizzate in legno a inizio e fine percorso.

 

Il progetto dovrà svilupparsi in piena condivisione con la natura mozzafiato del Castellano, indiscussa protagonista del nuovo parco “sensazionale”. Per questa ragione, nel percorso “Storia del borgo e della necropoli longobarda”, la necessità di tutelare le radici superficiali presenti sul sentiero originario, è stata prevista una piccola deviazione, che consentirà di proseguire il tour nel pieno rispetto dell’ambiente circostante.

 

Discorso simile per il percorso sensoriale “Profumo delle erbe aromatiche”, che in nome della sicurezza degli utenti con difficoltà motorie procederà con una serie di modifiche rispetto al tracciato originario, con l’obiettivo di valorizzare l’area dal punto di vista paesaggistico e garantire un’esperienza più agevole ai visitatori.

 

Piccole accortezze che, una volta messe a punto, consentiranno di riscoprire le bellezze custodite dal Castellano, ad oggi nascoste seppur in piena vista.

 


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page


Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati




X