di Pier Paolo Flammini
Tutti contro Gas Plus. Di nuovo. Le mobilitazioni degli anni ’10 non sono servite a fermare il progetto della società energetica che insieme ad altri partner vuole realizzare una centrale di stoccaggio gas in zona Agraria, precisamente dove esisteva il vecchio giacimento sfruttato dall’Eni, a pochi metri dall’A14.
Così l’associazione Ambiente e Salute nel Piceno, insieme ai presidenti dei Comitati di Quartiere e con l’appoggio e il patrocinio dell’Amministrazione Comunale di San Benedetto ha deciso di riattivare dei momenti di informazione e di contestazione rispetto all’ipotesi di realizzazione, tornata di recente di attualità a causa di una sentenza del Consiglio di Stato e al clima favorevole agli stoccaggi che si è determinato, anche a livello legislativo, dopo la crisi energetica seguente alla crisi russo-ucraina.
Venerdì 6 dicembre, alle ore 17,15, si terrà un primo appuntamento di informazione, all’Auditorium Comunale. interverranno Massimo Bartolomei e Alfredo Vitali, dell’associazione Ambiente e Salute nel Piceno, l’avvocato Corrado Canafoglia dell’Unione Nazionale dei Consumatori, il geologo Giovanni Marrone.
«La situazione dal punto di vista amministrativo non è affatto rosea – afferma Massimo Bartolozzi – Occorre che tutti si diano una mossa, dai politici alle associazioni di categoria che abbiamo invitato. Al momento c’è un grandissimo rischio che questo impianto venga realizzato: dobbiamo opporci a questa iniziativa e evitare che il sito possa ancora essere identificato idoneo per lo stoccaggio gas».
Luigi Piunti, del quartiere Agraria, è netto: «Questa centrale non la vogliamo. Noi tutti rappresentiamo questa città, nel caso lo Stato darà ragione a Gas Plus siamo pronti a protestare, ci penserà la popolazione».
«Quello che viene proposto per San Benedetto è davvero inquietante – aggiunge il dirigente ai Lavori Pubblici Giorgio Giantomassi – Siamo di fronte a interessi collegati al commercio internazionale del gas, ma non è possibile pensare di realizzare una centrale di stoccaggio in un’area antropizzata, vanno trovati siti diversi e più sicuri. Tra l’altro la zona è a rischio esondazione. A settembre abbiamo inviato tutte le osservazioni, tramite la società Gomer, e la Commissione Tecnica ha sospeso la procedura di Valutazione di Impatto Ambientale e richiesto ulteriori documenti a Gas Plus. Ma ci saranno altri passaggi necessari e dobbiamo sempre essere pronti».
Il vicesindaco Tonino Capriotti ha aggiunto: «Ci siamo opposti con tutte le nostre forze, prima al Tar poi al Consiglio di Stato. La città è presente e questo rafforza la nostra azione».
Da parte sua il sindaco Antonio Spazzafumo ha ribadito che «ci sono due progetti che cambierebbero per sempre San Benedetto, a sud la centrale di stoccaggio del gas e a nord la cassa di colmata: ci opponiamo perché non possiamo permettere che questo accada a San Benedetto. Qualche anno fa si poteva fare qualcosa di più per evitarlo ma non lo si è fatto, ora tocca a noi dare il massimo per evitare i danni».
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