di Edoardo Ciriaci
Tante cose non sono andate nell’ultimo consiglio comunale a Massignano. A fare il punto è il consigliere Michele Silla, riferendo che il clima si è particolarmente arroventato nel momento della discussione sugli aumenti delle tariffe della TARI. «A settembre avevo presentato un’interrogazione in materia con richiesta di risposta scritta e orale ma – spiega Silla – in barba al Regolamento comunale il primo cittadino ha scelto di rispondere invitando l’amministratore delegato di PicenAmbiente Leonardo Collina a relazionare. Una cosa assolutamente in violazione del Testo Unico degli Enti Locali, senza alcun preavviso né autorizzazione formale». Per questo il consigliere ha minacciato di abbandonare la seduta.
L’audizione tecnico-informativa incentrata sul parere di una figura esterna ha scatenato la rabbia di Silla. «Il Comune non ha provveduto ad aumentare le tariffe nel 2023, mettendo mano alla cassa comunale, semplicemente perché si era già in clima elettorale; si è trattato dunque di un trucco a fini elettorali. Quest’anno i cittadini si sono trovati a dover pagare gli aumenti del 2023 e quelli del 2024, tanto lui adesso è stato eletto».
Il clima non si è rasserenato neppure sulla discussione delle altre mozioni presentate. «E’ stata anche bocciata dalla maggioranza la mia proposta di trasmettere in streaming le sedute del consiglio comunale con motivazioni, che giudico inesistenti ed illegittime, sui costi del servizio e sulla privacy». E ancora: «Purtroppo con grande insensibilità ha ottenuto la stessa risposta la proposta di istituzione di una commissione mensa scolastica, come garanzia della corretta, sana e biologica alimentazione dei bambini».
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