Il prefetto Sante Copponi, a conclusione degli accertamenti svolti dal Gruppo Interforze Antimafia, ha adottato un’interdittiva antimafia nei confronti di una impresa edile emigrata dal foggiano al Piceno nel corso del 2024.
La misura ha negato l’iscrizione dell’impresa nella “white list” della Prefettura e, conseguentemente, ha determinato i presupposti per non consentire alla ditta di continuare a lavorare in provincia di Ascoli per appalti di opere pubbliche, compresi i cantieri della ricostruzione post sisma.
Le verifiche hanno consentito di accertare collegamenti dei titolari dell’azienda, fondati sulla “regia clanica”, con soggetti e imprese significativamente vicini alla criminalità organizzata foggiana.
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