Allarme gioco d’azzardo nel Piceno: Folignano, Maltignano e Castignano ai primi posti  

SECONDO la classifica stilata da Cgil, Federconsumatori e Fondazione Isscon, i tre comuni registrano i tassi di spesa più elevati in questo settore. I commenti dei sindaci  
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La ludopatia, o dipendenza da gioco d’azzardo, rappresenta un fenomeno in continuo aumento, non solo nella nostra regione, ma anche nella provincia di Ascoli, coinvolgendo un’ampia porzione della popolazione, tra cui uomini, donne e adolescenti.

Le Marche si collocano all’ottavo posto in Italia per la raccolta pro capite, con una spesa media annua di 1.980 euro per persona, cifra che supera di oltre 300 euro la media nazionale. In particolare, il gioco d’azzardo online, soprattutto nei piccoli comuni, è stato oggetto di attenzione da parte di Cgil, Federconsumatori e della Fondazione Isscon.

I numeri sono preoccupanti: a Folignano, la spesa pro capite raggiunge i 4.984 euro, mentre a Maltignano e Castignano si attestano rispettivamente a 4.200 e 4.100 euro. Questi valori collocano i tre comuni ai vertici della classifica, suscitando grande preoccupazione tra le istituzioni locali, soprattutto per il coinvolgimento crescente delle fasce di popolazione più giovane.

 

Fabio Polini sindaco di Castignano

«I dati sono estremamente allarmanti – commenta Fabio Polini, sindaco di Castignano – per questo motivo, sto organizzando un convegno per approfondire le problematiche legate a questa patologia e cercherò di collaborare con i servizi sociali, l’Ast e gli esperti del settore. Un altro dato che desta ancor più preoccupazione è la possibilità che alcune persone possano fungere da “prestanome” per operazioni di riciclaggio di denaro. Se consideriamo che il 60-70% delle visite online porta a investimenti complessivi di circa 5 milioni di euro nel gioco, e che il 70% di questa cifra ritorna come denaro pulito, la situazione è davvero critica.

Conosco il nostro territorio e mi sembra difficile credere che, in una comunità di 2500 abitanti, si possano raggiungere annualmente cifre superiori ai 10 milioni di euro destinati al gioco. Questi numeri sono decisamente fuori scala per un piccolo comune come il nostro e ci hanno sorpreso profondamente. Non avremmo mai immaginato che in una realtà così piccola si raggiungessero livelli di gioco così elevati».

 

Claudio Flamini sindaco di Maltignano

Anche il sindaco di Maltignano, Claudio Flamini, esprime la sua preoccupazione: «Sono rimasto sconcertato nel vedere Maltignano, Castignano e Folignano ai vertici di questa classifica. Mi sono chiesto come possa essere possibile, considerando che a Maltignano ci sono pochissimi locali, appena due, uno a Maltignano e l’altro a Caselle, che tra l’altro operano con orari limitati.

Per chi sostiene che a Maltignano non ci sia nulla, vorrei ricordare che abbiamo organizzato tornei di burraco in collaborazione con le Acli, e che presto inizieranno corsi di yoga, oltre a squadre di calcio, calcetto e karate, per offrire alternative sane e coinvolgere le persone in altre attività.

In futuro, potrei pensare di organizzare un incontro per discutere di questa malattia e cercare di coinvolgere anche i giovani. Tuttavia, credo che per chi soffre di dipendenza da gioco, non basti semplicemente proporre alternative o attività ricreative, ma sia necessario sottoporsi ad un percorso di cura mirato».


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