di Marco Braccetti
Il primo weekend di maggio è stato all’insegna della grande affluenza on the beach. Da calendario, siamo ancora in primavera, ma lungo la costa sambenedettese il clima era già pienamente estivo. Tante persone hanno approfittato per un primo tuffo e sarà così anche durante tutta la stagione balneare 2025. Ma occhio a dove fare il bagno.
Il sindaco Antonio Spazzafumo, infatti, ha firmato un’ordinanza che delimita le aree di balneazione. I punti off-limits sono quattro. Partendo da nord: lo specchio d’acqua della cosiddetta Spiaggia dei Funai, dal confine con Grottammare alla vasca di colmata. Su questo tratto, dovrebbe far eccezione la piccola porzione dedicata alla Doggy Beach. Abbiamo poi il divieto di balneazione per l’intero bacino portuale. Niente bagni anche tutt’intorno al Pennello sull’Albula, per un raggio di 30 metri. Ultima area interdetta alla balneazione: i 170 metri di mare a Nord della foce del Tronto.
La situazione più interessante è quella intorno al Pennello. Per prima cosa, c’è da registrare una simpatica svista nella documentazione ufficiale. L’allegato fotografico dell’ordinanza sindacale, infatti, ribattezza il torrente Albula come “Fosso della Fornace”. Lo stesso equivoco si ripete anche nel testo del documento a firma del primo cittadino. Uno svarione che, si spera, non rispecchi l’effettiva conoscenza del territorio da parte di chi ha predisposto e siglato l’atto.
In ogni modo, al di là delle formalità, il Pennello ha problemi ben più sostanziali. Infatti, si tratta di un punto dove vige tutt’ora un severo divieto d’accesso. Limite assai poco rispettato, anche in questo periodo. Cronache Picene, infatti, ha potuto appurare che sulla punta di quella scogliera vengono accesi persino dei fuochi.
Insomma, una situazione che le autorità competenti dovrebbero monitorare, soprattutto in vista dell’arrivo dei mesi più caldi. Da quando (nel 2016) è stata realizzata, questa scogliera vede un continuo viavai di persone, soprattutto d’estate. Il rischio di cadute tra i blocchi di pietra è sempre incombente. Il Pennello viene anche utilizzato come “trampolino” per i tuffi, in un punto rischioso per la balneazione, complici insidiose correnti marine. Durante la scorsa stagione estiva (dopo il susseguirsi di numerosi incidenti) questa situazione aveva portato Comune e Capitaneria di porto a prendere drastiche decisioni d’urgenza.
Venne istituita una “zona rossa” in spiaggia, tutt’intorno al Pennello. L’obiettivo era tenere il più lontano possibile le persone da quel manufatto. Il divieto non sortì del tutto gli effetti sperati ma, sicuramente, generò una macchia sull’immagine turistica della Riviera. L’arenile alla sponda meridionale dell’Albula, infatti, è il biglietto da visita del lungomare Nord.
Nell’agosto 2024, il vicesindaco Antonio Capriotti (delegato ai lavori pubblici) aveva annunciato che, terminata la stagione, in Comune sarebbe iniziato un ragionamento per trovare una soluzione strutturale per evitare il ripetersi di tale situazione.
Il caso è stato risollevato due mesi fa in Consiglio comunale, con un’interrogazione di Emanuela Carboni alla quale, sostanzialmente, il sindaco Spazzafumo ha risposto che quest’anno verranno riproposte le stesse contromisure del 2024. Una soluzione che scontenta la stessa Carboni ed anche gli addetti al salvamento a mare, che avrebbero preferito veder montato, tutt’intorno al Pennello, un recinto, in modo tale da impedire fisicamente l’ingresso alle persone.
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