Spendiamo il “tesorone” da 6 milioni per due interventi davvero utili: guai a sprecarli

Il sottopasso di via Mare a Porto d’Ascoli come è attualmente e un rendering per un progetto del sottopasso sull’Albula in centro

di Pier Paolo Flammini

Come saranno destinati i 6 milioni di euro di “tesoretto” del Comune di San Benedetto? Ancora non ci sono decisioni in merito, ma il rischio che si paventa è che le spese saranno all’ordinaria amministrazione, che dovrebbe essere normalmente finanziata dalla spesa corrente e dagli investimenti programmati, piuttosto che impiegare i 6 milioni ed eventuali mutui a supporto per investimenti attesi da anni e che cambierebbero il volto della città.

Se una delle ipotesi meno costose ma più consistenti nell’aumentare la qualità dell’uso di spazi pubblici sembra clamorosamente dimenticata – ci riferiamo alla pedonalizzazione di viale delle Tamerici, clicca qui – insieme alla suggestione del grande monumento di Pericle Fazzini nell’Area Ex Galoppatoio (clicca qui), i sei milioni di euro disponibili dovrebbero stimolare interventi in grado di cambiare il volto della città piuttosto che banali finanziamenti di eventi o rifacimenti di asfalti, per quanto necessari, ma che, come si scriveva, dovrebbero avere ben altri canali di finanziamento comunale.

Il rischio, infatti, è che fra due o tre anni di quegli asfalti o di quegli eventi non resti nulla, così come del tesoretto: investimenti strutturali, insomma, e non briciole o mancette.

Ne citiamo due in particolar modo: il sottopasso di via del Mare e la conclusione della pista ciclopedonale sull’Albula che possa finalmente raggiungere il lungomare e “sottopassare”, anche qui, la ferrovia, vero tappo urbanistico cittadino. D’altronde era questo uno dei temi che proprio gli esponenti della giunta avevano esposto alla stampa un anno fa, quando l’avanzo di bilancio era di “soli” 4,17 milioni di euro. L’assessore ai Lavori Pubblici Tonino Capriotti parlò di uno stanziamento di 500 mila euro (clicca qui)  per uno studio di progettazione dell’opera: a distanza di quasi 12 mesi tuttavia, nonostante l’avanzo di bilancio sia lievitato a 6 milioni, non si hanno aggiornamenti su quest’opera che rivoluzionerebbe la viabilità cittadina per migliaia di cittadini compresi tra il centro, i quartieri Paese Alto e Ponterotto e Viale De Gasperi.

Per via del Mare si parla di un investimento necessario di 10 milioni di euro: con i 6 disponibili e qualche co-finanziamento si andrebbe a risolvere un problema annoso e sempre più grave. Anche se altre soluzioni sembrano estremamente più economiche (clicca qui). Se invece lo si destina agli asfalti, la situazione fra qualche mese sarà punto e a capo: così come accaduto dopo i lavori stradali effettuati prima dell’estate 2024 e che nelle scorse settimane hanno visto un nuovo intervento per il precario stato della strada. Magari concentrare le spese su ciò che è più urgente e impellente, come il sottopasso, anziché, a poche centinaia di metri, spendere centinaia di migliaia di euro per riqualificare Piazza Cristo Re, che ha appena una ventina d’anni, sarebbe più congruo per migliorare la vita dei cittadini.

Entrambi i progetti sono fortemente richiesti dai residenti, con tanto di progetti, come questo per la ciclopedonale sull’Albula (clicca qui)

Per non pensare alla realizzazione di percorsi ciclopedonali lungo i torrenti cittadini, un taglio nel tessuto urbano che supera anche qui lo scoglio della ferrovia, come ci parlò tempo fa l’architetto Fabio Viviani (clicca qui). Ma forse viaggiamo troppo. Però spendere il tesoretto per la sagra della frittella, meglio di no, dai.